«Animali morti e sofferenti, degrado e furti al parco Bucci di Faenza»

L’associazione Essere Animali attacca il Comune per la gestione

L’associazione “Essere Animali” diffonde un video (in fondo a questo articolo) che documenta la presenza, all’interno del parco urbano Roberto Bucci di Faenza, di numerosi animali morti e, in una lettera aperta indirizzata al Comune, denuncia la mancanza di un adeguato programma di gestione.

«A partire dalla metà dello scorso mese di luglio – scrivono da Essere Animali – sono pervenute alla sede dell’associazione numerose segnalazioni di cittadini che descrivevano una gravissima situazione di degrado e incuria in atto ormai da tempo presso il Parco Bucci di Faenza. I cittadini mostravano particolare preoccupazione per la costante presenza di animali morti, in particolare pesci, anatre ed oche che, in avanzato stato di decomposizione, galleggiavano nelle acque dei laghetti imputridendole e liberando nauseanti miasmi. Contemporaneamente era possibile individuare, un po’ in tutto il parco, animali agonizzanti con evidenti difficoltà motorie ed in stato di grave sofferenza. Davanti a tali tristi scene diversi cittadini richiedevano l’intervento dei volontari che partecipano alla gestione del Parco Bucci i quali, incredibilmente, si mostravano impreparati e disorientati, invitando i cittadini a prendersi direttamente carico degli animali in difficoltà e a portarli, di loro iniziativa e a loro spese, presso un medico veterinario di loro fiducia. Altri volontari invece proponevano avventate e fantasiose diagnosi e, senza consultare alcun medico veterinario, avviavano terapie improvvisate».

Altre segnalazioni descrivevano ulteriori problematiche concomitanti quali: «la continua ed inarrestabile proliferazione dei conigli presenti in soprannumero in tutto il parco; la costante presenza di rifiuti abbandonati ormai da tempo sotto i cespugli e sotto le alberature; le acque putride e melmose in entrambi i laghetti; una situazione di generale incuria nella gestione delle alberature con alberi secchi, morenti o abbattuti e lasciati per lungo tempo a terra; vialetti sconnessi e pieni di buche».

«Infine – continua l’associazione – alcuni segnalanti descrivevano frequenti episodi sia di sottrazione, ma sarebbe più opportuno parlare di furto, degli animali del parco considerati più pregiati, sia di abbandono di animali esotici o domestici non più voluti dai proprietari».

Viste le accorate segnalazioni, gli attivisti dell’associazione hanno provveduto a monitorare il parco per circa quindici giorni, compiendo rilievi video e fotografici e parlando ripetutamente sia con i visitatori del parco sia con i volontari che lo gestiscono.

«Da questa piccola indagine conoscitiva è emerso un quadro degradante ed estremamente preoccupante – scrive Essere Animali –: il Parco Roberto Bucci di Faenza è affetto da una gravissima e cronica carenza gestionale che vede da un lato l’incomprensibile atteggiamento del Comune di Faenza, che si dimostra distratto ed insensibile rispetto alle serie problematiche che affliggono il parco, dall’altro il dottor Raffaele Gattelli, biologo, incaricato solo verbalmente da parte del Comune di Faenza di gestire il Parco Bucci ma privo, a più di un anno dall’inizio della sua attività, di una convenzione scritta che ne chiarisca ruoli e poteri. Infine un gruppo di volontari dotati di molta buona volontà ma di scarse conoscenze tecniche che teoricamente dovrebbero solo collaborare alla gestione del parco, ma che nella realtà si assumono, nel vuoto gestionale lasciato dal Comune, ruoli dirigenziali, arrivando addirittura a svolgere attività che sarebbero specifica prerogativa di un medico veterinario quali la diagnosi delle malattie in corso e la somministrazione di farmaci».

«Appare quindi evidente – termina l’associazione –, contrariamente a quanto affermato dal Comune di Faenza negli articoli apparsi sulla stampa locale nei giorni scorsi, come il vero problema del Parco Bucci non sia la mancanza di fondi e la conseguente necessità di reperirli, quanto piuttosto l’atavico deficit gestionale. In tale contesto anche l’eventuale reperimento dei 600 mila euro previsti dal Comune di Faenza per rinnovare il parco si rivelerebbe totalmente inutile poiché tale somma andrebbe spesa per un parco privo di una gestione faunistica e ambientale adeguata».

L’associazione pone quindi a tutti coloro che sono coinvolti nella gestione del Parco Bucci i seguenti quesiti: «Che ruolo e che funzioni dovrebbe avere nella gestione del Parco Bucci il Dr. Raffaele Gattelli? Come mai un parco che ha come elemento costitutivo fondamentale la presenza di animali non è dotato di un medico veterinario di riferimento? È corretto che volontari privi di specifica preparazione tecnica si improvvisino tecnici della gestione faunistica nonché medici veterinari? Oltre ad una questione etica il problema è anche di tipo sanitario: com’è possibile che i bambini di Faenza siano costretti a giocare in un parco caratterizzato da acque putride dove si sviluppano malattie quali il botulismo che riempiono poi l’area verde di animali morti e in putrefazione o di animali agonizzanti? Alcuni anni fa, grazie ad un enorme lavoro svolto interamente da volontari senza spese per il comune, l’intera popolazione di conigli residente nel Parco Bucci, oltre 380 esemplari, fu catturata e data in adozione. Successivamente furono reintrodotti nel parco una trentina di esemplari tutti sterilizzati e i gestori avrebbero dovuto catturare i nuovi conigli, ovviamente non sterilizzati, via via abbandonati dai cittadini. Vista questa condizione di partenza come si è potuto giungere all’attuale situazione totalmente fuori controllo?».

L’associazione chiede inoltre al Comando Provinciale di Ravenna del Corpo forestale dello Stato se il sindaco non sia da considerare responsabile degli animali ospitati al parco.

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