domenica
15 Giugno 2025
Salute

Sangue: in provincia aumentano le donazioni ma non coprono i consumi

L'Ausl Romagna è autosufficiente con quasi 32mila donatori nel 2015 (di cui 4mila nuovi). Ora gli inviti a donare per i terremotati

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Le donazioni di sangue effettuate a Ravenna da gennaio a luglio di quest’anno sono state 53 in più rispetto allo stesso periodo del 2015 arrivando al totale di 12.610. Anche per quanto riguarda i consumi si è registrato un aumento: 12.875 nel 2015 contro 12.948 unità nel 2016. Complessivamente i numeri romagnoli riferiti allo stesso periodo dicono 31.837 donazioni (23 in più rispetto al 2015) e diminuzione dell’utilizzo: 28.455 unità di globuli rossi concentrati rispetto a 28.794. Sono i dati forniti dal Programma Sangue Plasma dell’Ausl della Romagna, che traccia il bilancio di attività dei primi sette mesi dell’anno, invitando i donatori abituali e nuovi a rinnovare un piccolo ma prezioso gesto di solidarietà, soprattutto in estate, periodo in cui notoriamente si registra una minor disponibilità di donazione a fronte di una richiesta di sangue spesso maggiore. In questi giorni molti gli inviti a donare per i bisogni straordinari di sangue nei soccorsi alle popolazioni terremotate del centro Italia. I donatori abituali saranno contattati, al bisogno, dalle varie Avis territoriali, alle quali sono tenuti a rivolgersi anche i non donatori che intendessero diventarlo, fermo restando che – a tutela del donatore stesso e dei destinatari del sangue – la donazione dovrà essere preceduta dalle apposite procedure cliniche.

Entrando nel dettaglio degli altri territori romagnoli, nel cesenate le donazioni di sangue sono state 5.915 (286 in più rispetto allo stesso periodo del 2015); nel forlivese 4.420 contro 4.622; nel riminese 8.892 contro le 9.006 del 2015. Per quanto riguarda i consumi, si registra un incremento a Cesena (dalle 4.187 unità di globuli rossi concentrati del 2015 si passa alle 4.214 del 2016) e un lieve calo a Forlì (3.845 unità consumate nel 2015 contro le 3.679 del 2016) e a Rimini ( 7.887 unità nel 2015 contro le 7.614 nel 2016).

Per quanto riguarda i nuovi donatori, nel 2015 sono stati 5.885 i romagnoli che si sono presentati nei punti di raccolta con il desiderio di donare il proprio sangue e di questi sono stati sottoposti per la prima volta alla donazione in 4.279. Complessivamente, il territorio dell’Ausl Romagna ha potuto contare nell’anno 2015 su 31.639 donatori periodici.

«Dall’analisi di questi dati – scrive l’Ausl – emerge una situazione complessivamente stabile del sistema sangue dell’Azienda che, grazie alla preziosa collaborazione tra Servizi Trasfusionali e Associazioni/Federazioni di volontariato romagnole e alla sensibilità dei donatori, riesce a garantire l’autosufficienza romagnola. Per mantenere questa condizione è necessaria comunque la continua disponibilità dei donatori, il lavoro costante delle Associazioni di volontariato e una continua opera di monitoraggio e raccolta dati: l’obiettivo è di continuare a garantire l’autosufficienza territoriale e concorrere all’autosufficienza regionale».

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