Una centrale operativa per il coordinamento e la realizzazione di una serie di attività di terapia messe in campo nei territori di Ravenna, Faenza e Cervia per bimbi e ragazzi con autismo e disturbi dello sviluppo. Il nuovo centro educativo Anacleto sarà inaugurato sabato 17 settembre dalle 10 a Porto Fuori (via Stradone 14): nato dall’idea di tre professioniste e sviluppato dal consorzio Solco in accordo con la propria associata Progetto Crescita e in collaborazione con Il Cerchio, si propone di mettere in campo servizi dedicati al potenziamento delle attività cognitive, comportamentali e psicomotorie.
«Si tratta di un servizio nuovo che, partendo dal bisogno del bambino e della famiglia, prevede programmi di terapia specifici – racconta la psicologa Alessandra Annibali che insieme a Emi Visani e Giulia Lonardi segue il progetto -. Il percorso, a seconda delle esigenze, potrà essere portato avanti sia all’interno del centro educativo che a domicilio. Contemporaneamente sarà realizzata un’attività di consulenza e formazione di insegnanti, educatori, professionisti privati, allenatori sportivi per fornire gli strumenti per rispondere alle esigenze di bambini e ragazzi affetti da autismo o disturbi dello sviluppo». Le attività relative ai bambini in carico al servizio di Neuropsichiatria infantile del territorio verranno svolte in collaborazione con gli operatori Ausl.
Il nuovo centro sarà aperto a tutti, senza limiti di numero: «Anacleto è un centro che eroga servizi su richiesta delle famiglie a partire da una valutazione da parte nostra per meglio indirizzare il percorso dei bambini – conclude Annibali -. Ci stiamo organizzando sempre meglio per fornire trattamenti il più individualizzati possibile, ad esempio percorsi domiciliari o trattamenti intensivi. Attualmente seguiamo già oltre una ventina di bambini su Ravenna, una decina su Faenza, molti dei quali in età prescolare, e abbiamo in via di definizione una collaborazione sul territorio di Cervia, ma sono numeri in continuo aggiornamento».
All’inaugurazione, oltre alla presentazione delle attività e la visita dei locali, è previsto anche un momento di «lettura modificata» per i bimbi realizzato a cura delle operatrici del centro di documentazione Reciprocamente de Il Cerchio: «Collaboriamo attivamente con il centro che è specializzato in comunicazione aumentativa alternativa – continua Annibali -. In particolare ci supporta nella costruzione del materiale visivo per i percorsi terapeutici».