Uccisa a bastonate, fermato il marito da cui si stava separando

Accusato di omicidio il noto dermatologo Matteo Cagnoni. Il cadavere era nello scantinato: testa fracassata e addosso solo il reggiseno

Massacrata con un grosso bastone di legno e lasciata con la testa fracassata in un lago di sangue, addosso solo il reggiseno. Il corpo della 40enne ravennate Giulia Ballestri è stato trovato dalla squadra mobile della polizia poco dopo la mezzanotte tra il 18 e il 19 settembre a Ravenna nello scantinato di una villa disabitata di proprietà della famiglia del marito, il 51enne noto dermatologo Matteo Cagnoni: l’uomo è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento di fermo per indiziato di delitto con le accuse di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. L’arresto è avvenuto a Firenze, città d’origine del medico. I due convivevano ancora ma lei voleva la separazione e stava preparando le pratiche per il divorzio.

Cagnoni, con i tre figli che hanno tra sei e undici anni, aveva raggiunto l’abitazione dei genitori in una zona esclusiva sui colli del capoluogo toscano: all’arrivo della polizia è scappato da una finestra ed è riuscito inzialmente a sfuggire alla cattura ma quando è rientrato ha trovato gli agenti ad aspettarlo per accompagnarlo in questura.

Le indagini della procura di Ravenna, condotte dal sostituto procuratore Cristina D’Aniello e dal procuratore capo Alessandro Mancini, avevano subito puntato sul marito per una circostanza: la villa al 7 di via Padre Genocchi dove si trovava il cadavere aveva l’allarme inserito e solo i coniugi avevano le chiavi.

Le ricerche della donna erano cominciate nel pomeriggio della domenica quando il fratello ne ha denunciato la scomparsa. L’ultimo contatto tra i due risaliva alla tarda serata di giovedì, un messaggio che la sorella gli aveva inviato poi il silenzio. Davanti all’abitazione in via Giordano Bruno dove i coniugi vivevano è stata trovata la vettura della donna. I vigili del fuoco hanno sfondato la porta dell’abitazione senza trovare nessuno all’interno. A quel punto la denuncia del fratello con le ricerche estese alle altre proprietà familiari. «Quando ho saputo che una madre di tre figli non dava notizie da un paio di giorni ho subito capito che non poteva essere scomparsa volontariamente – ha detto il pubblico ministero D’Aniello in conferenza stampa –. E infatti i sospetti sono poi stati confermati»

Gli inquirenti non hanno ancora appurato con quale motivazione Cagnoni abbia portato la moglie nella villa disabitata dove non erano soliti andare. Il sopralluogo della polizia scientifica ha svelato lì lo scenario di un massacro efferato: le tracce di sangue in diverse stanze lasciano ipotizzare che l’aggressione sia cominciata in casa e lo scantinato sia stato il teatro dell’epilogo finale con l’uomo che ha infierito sul corpo forse anche dopo il decesso. I segni sui gradini delle scale che conducono in cantina sarebbero compatibili con quelli di un trascinamento. La polizia ha recuperato il bastone che si ritiene l’arma del delitto.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24