La presidente dell’ente per le case popolari rende nota la circostanza della selezione 2012: «Operiamo con trasparenza»
Le domande di Ancisi, in sintesi, si concentravano sui bilanci degli ultimi tre anni, sui criteri di assunzione del personale e sul caso specifico di Mpr, una società di scopo creata da Acer per le manutenzioni e poi inglobata per fusione.
Innanzitutto Giangrandi si sofferma sulla natura di Acer: «Epe, ente pubblico economico secondo la legge regionale 24/2001: alla Provincia compete una quota pari al 20 percento del valore patrimoniale netto; la restante quota e conferita ai Comuni, in proporzione al numero degli abitanti. Acer non è assoggettata ad un controllo economico da parte degli enti territoriali o dallo Stato ed il suo bilancio non grava in alcun modo sul bilancio pubblico, tant’è che eventuali perdite devono essere ripianate internamente».
Per quanto riguarda le assunzioni, «Acer in quanto ente pubblico economico, come i datori di lavoro privati, può procedere ad “assunzione diretta di tutti i lavoratori per qualsiasi tipologia di rapporto di lavoro”. Nel 2012 è stata bandita una selezione pubblica per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di 5 unità di personale, area amministrativa gestionale, con livello di inquadramento B2, e le cinque assunzioni sono state effettuate in esito alla graduatoria. In relazione a questa procedura concorsuale, la guardia di finanza di Ravenna ha acquisito atti e documenti con la totale collaborazione di Acer».
A proposito dell’utilizzo delle risorse pubbliche, Giangrandi parte dalla premessa che «Acer ha sempre chiuso i propri bilanci in attivo: l’utile dell’esercizio 2015 è stato pari a 132mila euro. I canoni di locazione corrisposti dagli assegnatari degli alloggi sono elaborati con modalità oggettive, ed esclusivamente in applicazione delle normative vigenti e dei criteri individuati dai Comuni, senza alcun rapporto con la gestione aziendale di Acer. L’utilizzo delle risorse pubbliche derivanti dai canoni incassati dagli assegnatari viene annualmente rendicontato ad ogni singolo Comune».
Infine il caso Mpr: nel 2013 è stata approvata la fusione per incorporazione della società di scopo in Acer «garantendo la continuità di tutte le attività e di tutti i servizi prestati da Mpr – la gestione delle attività tecniche e manutentive relative al patrimonio Erp gestito in concessione dai Comuni – e ha comportato l’assunzione dei dipendenti della società incorporata ed il subentro in tutti i contratti e le obbligazioni, come da disciplina del codice civile».