Delitto Ballestri: sul corpo di Cagnoni graffi compatibili con la fuga tra i rovi

Consulenza chiesta dal pm: dubbi solo per un segno sul petto Esami tossicologici: nessuna traccia di farmaci o droghe

I graffi sul corpo e sul volto del 51enne Matteo Cagnoni, il dermatologo ravennate in carcere da tre mesi con l’accusa di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri il 16 settembre scorso, accertati al momento dell’arresto avvenuto il 19 settembre sarebbero compatibili con la fuga tra i rovi nelle campagne fiorentine attorno alla casa paterna quando la polizia si presentò per il fermo. Solo un segno sul petto lascia dubbi nel consulente incaricato dal pubblico ministero: non è da escludere che sia l’effetto di un graffio subito dalla donna che cercava di difendersi. Nel corpo del medico non state trovate tracce di farmaci o droghe. È l’esito della consuenza come riportato dai quotidiani Resto del Carlino e Corriere Romagna.

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