Cagnoni resta in carcere, la corte d’assise respinge la richiesta per i domiciliari

Il dermatologo è in cella da sedici mesi in custodia cautelare per l’omicidio della moglie

Ravenna 10/10/2017. FEMMINICIDIO GIULIA BALLESTRI. Iniziato Il Processo Che Vede Imputato Matteo Cagnoni Accusato Dell’ Omicidio Della Moflie Giuglia Ballestri.

Matteo Cagnoni

«Non è sufficiente sostenere che dopo sedici mesi di restrizione la permanenza in carcere è divenuta insostenibile»: la corte d’assise di Ravenna respinge la richiesta di arresti domiciliari con braccialetto elettronico presentata da Matteo Cagnoni, imputato per l’omicidio volontario pluriaggravato della moglie Giulia Ballestri. Il dermatologo 53enne dovrà quindi restare a Port’Aurea dove è rinchiuso dal settembre del 2016: il 19 di quel mese venne ritrovato il cadavere della 39enne nello scantinato di una villa disabitata in via Padre Genocchi di proprietà della famiglia dell’uomo.

I giudici hanno sciolto la riserva oggi, 2 marzo, sette giorni dopo la richiesta. Nel provvedimento che rigetta la richiesta si sostiene che restano attuali le esigenze cautelari tali per cui solo la restrizione in carcere risulta essere la misura idonea per l’imputato. Le misure cautelari sono motivate di fonte a gravi indizi di colpevolezza e in presenza di rischio di inquinamento probatorio, reiterazione del reato e pericolo di fuga.

Cagnoni aveva già chiesto i domiciliari nell’udienza del 22 dicembre e la corte aveva detto no. A distanza di due mesi il medico ha sostenuto che teme di ammalarsi di tumore restando in cella e sostiene che la detenzione lo abbia privato di ogni impulso violento e il comportamento corretto tenuto nel corso delle ultime udienze sarebbe la dimostrazione: «Ammesso che possa essere considerato rilevante e non esclusivamente doveroso – si legge nel provvedimento della corte – risulta un dato insufficiente a modificare un giudizio cautelare consolidato e stratificato nei precedenti provvedimenti».

Il processo proseguirà il 9 marzo quando si terrà la sedicesima udienza in programma per oggi, 2 marzo, ma rinviata a causa del maltempo. La pioggia gelata della notte, arrivata dopo le nevicate delle ore precedenti, ha messo in difficoltà la viabilità di tutto il territorio regionale e anche oltre: la chiusura dell’autostrada tra Bologna e Cattolica ha limitato gli spostamenti di testimoni e avvocati. In aula stamani erano presenti solo il pubblico ministero, l’avvocato della famiglia della vittima Giulia Ballestri e gli avvocati delle altre parti civili.

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