Reati in calo in provincia nel 2016 In media 30 furti al giorno

I colpi in abitazione 1.989: rispetto al 2015 diminuzione del 39,5 percento. In crescita le truffe, vittime soprattutto gli anziani

Reati in calo in provincia di Ravenna nel 2016. La questura ha fornito nella mattinata di oggi, 25 gennaio, le cifre della delittuosità nel territorio. Ne emerge un quadro in cui i furti sono ancora molti ma in netta diminuzione rispetto agli anni precedenti che avevano portato Ravenna in cima alle classifiche nazionali e regionali. Nel 2016, anticipa la questura, la città dovrebbe essere scesa al quinto posto in Emilia Romagna per quanto riguarda i furti in abitazione. In totale, i delitti registrati lo scorso anno sono 20.565. Di questi, circa la metà sono costituiti da furti. Rispetto al 2015, quando la cifra era arrivata a 26.538, la diminuzione è stata del 26 percento. L’anno prima i reati erano stati invece 27.819. Annotazione importante: si parla dei reati registrati da tutte le forze dell’ordine, non dalla sola polizia.

A presentare i dati è stato il questore, Rosario Eugenio Russo, a Ravenna dal giugno scorso. Accanto a lui Scipione De Leonardis, dirigente dell’Anticrimine che ha elaborato le statistiche. Russo ha sottolineato la particolarità del territorio ravennate, molto decentrato rispetto ad altre zone d’Italia e, quindi, più difficile da controllare. Per questo «dal mio arrivo ho aumentato il numero delle pattuglie sul territorio». De Leonardis non rinuncia ad un commento rispetto ai dati di fine anno, le note classifiche del Sole 24 Ore che pongono la città ai vertici nazionali per quanto riguarda i furti: «Vengono presi in considerazione dati grezzi che non tengono conto del fattore turismo che porta ad un flusso maggiore di persone sul territorio e quindi ad un aumento dei reati». In effetti l’andamento delle denunce mostra tutti gli anni un picco maggiore nei mesi estivi.

I numeri raccontano di un territorio in cui si registrano in media quasi trenta furti al giorno, con un totale di 10.863. Erano però molti di più nel 2015 (14.183) e anche nel 2014 (15.218), anno rispetto al quale il calo è stato del 28,6 percento. I furti in abitazione sono stati 1.989. Qui si è registrato il calo più importante rispetto al 2015 (-39,5 percento, erano 2.952) mentre due anni fa l’asticella aveva toccato quota 3.209. «Questo – ammette Russo – è uno dei nervi scoperti più sensibili del territorio ma abbiamo ottenuto buoni risultati, lasciando il primo posto regionale con un drastico calo». L’impressione è che il questore intenda comunque allontanarsi ulteriormente da quota duemila. Negli esercizi commerciali i furti sono molto più contenuti: 909 le denunce, con una diminuzione del 27 percento. I topi d’auto sono sempre piuttosto in forma, anche se l’attività è in diminuzione: 1.329 furti, erano 400 in più nel 2015.

Crescono invece le rapine, che passano da 157 a 191. Il dato necessita di una spiegazione: nel calderone finiscono tutti i colpi in strada che poi vengono riclassificati come furti con strappo (gli scippi) o con destrezza (ad esempio il portafoglio sfilato dalle tasche). Stesso discorso per gli esercizi commerciali: a volte si tratta di rapine improprie, definizione giuridica per quelle in cui il ladro viene scoperto e fugge dando una spinta al negoziante. Uno dei fenomeni che più sono aumentati negli ultimi due anni è quello delle truffe. Il numero ha ormai raggiunto quota mille: sono state 994, in crescita sia rispetto al 2015 (955) sia sul 2014, quando erano 120 in meno. Tra le vittime preferite ci sono gli anziani ma anche persone non troppo esperte negli acquisti online che finiscono per abboccare alle frodi sparse sul web.

L’attività della questura ha portato alla denuncia di 973 persone e all’arresto di 109 (erano 83 nel 2015). In aumento il fenomeno dello stalking, passato da 16 a 20 ammonimenti (su 32 casi segnalati) con una piccola nota positiva sottolineata dal questore: nessuno è recidivo e in genere dopo il provvedimento si riga dritto. I porti d’armi rilasciati sono in diminuzione (856, cento in meno rispetto all’anno prima) e sul territorio si registrano 30.569 stranieri con regolare permesso di soggiorno, con un incremento di 2.104 unità. Dall’altra parte, sono aumentate di una ventina di casi le espulsioni (164) e anche gli accompagnamenti, passati da 17 a 30. Raddoppiate infine le istanze di protezione per motivi umanitari, passate da 654 a 1.393. Numeri che da soli valgono il plauso del questore al suo personale dell’ufficio Immigrazione.

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