Anticipati i provvedimenti previsti dopo il 14esimo giorno consecutivo di sforamenti di polveri sottili
Dal 24 gennaio al 30 gennaio sono stati superati per 7 giorni consecutivi i valori limite di Pm 10 (50 microgrammi per metro cubo) nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Il 31 gennaio aumenti con valori superiori ai 130 microgrammi per metro cubo hanno interessato tutte le stazioni di pianura. L’1 febbraio, i valori di Pm10 si sono mantenuti elevati in tutta la regione con dati superiori a 120 microgrammi per metro cubo ed un massimo di 247 a Bologna. Valori insolitamente elevati sono stati misurati anche il 2 febbraio. Un miglioramento della situazione è previsto tra domenica e lunedì per l’arrivo di una perturbazione che dovrebbe favorire un rimescolamento dell’aria.
Secondo l’attuale Piano aria, quando il limite giornaliero di Pm10 viene superato per 14 giorni consecutivi in una provincia, si possono applicare misure emergenziali aggiuntive nei Comuni capoluogo e con più di 30mila abitanti. La decisione odierna di anticipare tali provvedimenti (i 14 giorni di sforamenti tecnicamente scatterebbero martedì prossimo), nasce dalla necessità di fronteggiare una situazione critica con picchi di Pm10 particolarmente elevati su tutto il territorio regionale, «dovuti a un fenomeno di inversione termica – spiega la Regione –, vale a dire la presenza di uno strato d’aria calda che scorre sullo strato d’aria più fredda, schiacciando verso il suolo tutti gli inquinanti».
«Di fronte a una situazione oggettivamente eccezionale, con superamenti dei valori limite anche di 4 e 5 volte, abbiamo condiviso un pacchetto di misure coordinate sul territorio regionale, alle quali diverse amministrazioni hanno già deciso di affiancarne altre, omogenee per area geografica – ha spiegato Gazzolo –. Dal 2001 è in atto una progressiva riduzione dei superamenti e delle soglie di inquinamento, ma l’emergenza in atto dimostra che non bisogna abbassare la guardia. Il nuovo Piano aria integrato regionale che nelle prossime settimane sarà all’esame dell’Assemblea legislativa si dà l’obiettivo di far scendere all’uno percento la quota di popolazione esposta a più di 35 superamenti l’anno di Pm 10, mette in campo 90 interventi di tipo strutturale e contemporaneamente riduce a 4 i giorni di sforamento necessari a far scattare i provvedimenti di emergenza».