Giampreti gestisce la struttura da 180mila presenze ogni estate. Distrutto il bar-ristorante: «Danni per 300mila euro. Ho pianto molto»
È proprio notizia di alcuni giorni fa l’approdo sulla sabbia ravennate di un festival giunto alla quarta edizione: dal 25 al 28 maggio a Lido di dante dopo Capalbio, Marina di Camerota e Orbetello (www.festivalnaturista.it). «Ho saputo che l’annuncio degli organizzatori ha scatenato molte polemiche e critiche. Purtroppo non posso fare altro che pensare che le due cose possano avere un collegamento». Anche perché Giampietri esclude altre piste: «Non ho problemi finanziari e non ho ricevuto minacce. Se volevano colpire me come singolo avrebbero attaccato le altre strutture del camping invece le fiamme hanno riguardato solo il bar e il ristorante che sono un simbolo del naturismo. Eravamo assicurati, almeno questo».
La struttura per la ristorazione era stata rinnovata proprio l’anno scorso secondo le ultime disposizioni delle autorità: «Era venuta bellissima. Proprio nei giorni scorsi ero soddisfatto che quest’anno non avremmo dovuto fare lavori di restauro. E invece…». L’impianto elettrico e quello del gas erano ancora chiusi: «Per questo penso proprio che ci siano poche possibilità oltre al dolo».
Centinaia i messaggi di solidarietà ricevuti dai clienti appena la notizia si è sparsa, ma anche le telefonate delle istituzioni rappresentate dagli assessori al Turismo Giacomo Costantini (Comune) e Andrea Corsini (Regione): «Ho ribadito a loro ancora una volta che questa deve essere l’occasione per prendere una decisione definitiva una volta per tutte. A Lido di Dante vengono dal Canada e dall’Australia per il naturismo e c’è un indotto notevole: vogliono che sia ancora così o no? Decidano e poi agiscano di conseguenza in un caso o nell’altro».