Claudia, Giorgio e sei figli: «Un prestito dalla banca per le tasse scolastiche»

Il più grande ha 20 anni e la più piccola ne ha 7, la famiglia vive a Sant’Alberto: «Qui ci sono spazi per giocare, ma servono due auto per gli spostamenti»

Famiglia NumerosaIl primo figlio ha vent’anni, l’ultima ne ha sette. In mezzo, ce ne sono altri quattro. Una famiglia con sei figli fino a mezzo secolo fa non sarebbe stata forse una grande notizia ma, in tempi di calo costante delle nascite, la “squadra” messa su in tredici anni da Claudia Spada e Giorgio Montanari è un caso più unico che raro. In tredici anni nella loro casa di Sant’Alberto la cicogna ha portato Federico, poi il 17enne Lorenzo. Tre anni dopo è nata Martina, poi Francesco, che oggi fa la prima media. A pareggiare il conto di maschi e femmine sono arrivate Lucia, nove anni, e Viola, la più piccola di casa nata nel 2010. Insomma, una serie di fiocchi azzurri e rosa da guinness. La nostra chiacchierata con la signora Spada non può che partire con una domanda. È possibile avere sei figli nel Terzo millennio? «Si fa, si fa. Però non è facile, sia dal punto di vista organizzativo sia da quello economico. Serve una collaborazione tra i genitori che non è scontata in tutte le famiglie. Alla fine le gioie valgono le fatiche».

Di certo una buona mano alla mamma, oggi 49enne, lo ha dato il posto di lavoro: «Sono impiegata nella pubblica amministrazione, mi occupo di contabilità. Non nego che avere questo tipo di impiego è stato fondamentale. Dopo il terzo figlio ho dovuto chiedere un part time che mi è stato concesso senza problemi». Il marito, il 53enne Giorgio, è invece libero professionista. Non sono comunque mancate le difficoltà, anche economiche: «Se non si è ricchi, l’ostacolo più grande per allargare una famiglia è proprio questo. Lo Stato non aiuta, per ottenere il bonus bebè devi avere un reddito molto basso. Ci siamo dovuti arrangiare, ad esempio chiedendo un finanziamento in banca per pagare tutte le tasse scolastiche. Gli asili nido in particolare sono molto cari ma sono fondamentali». Banalmente: per avere anche solo un figlio, oggi, bisogna lavorare in due e per farlo serve un posto in cui lasciare il bambino.

La fase dell’infanzia è passata, semmai oggi a preoccupare Claudia è una squadra di ragazzi tra la preadolescenza e l’adolescenza: «Eh già – ride lei -, siamo in quel periodo lì. Non mi lamento, sono bravi, si aiutano a vicenda e mi danno una grande mano con i più grandi che sostengono i più piccoli».  La famiglia vive – come detto – a Sant’Alberto, dove crescere un numero così elevato di bambini comporta qualche svantaggio ma anche il vantaggio di «una casa con un giardino e più spazi verdi. Io vengo dalla città, ho fatto un po’ fatica ad abituarmi, soprattutto perché devi muoverti con due auto e affidarti agli autobus per mandare i ragazzi a scuola. Ma la campagna ti dà qualche opportunità in più, oltre alla quiete, se si desidera far giocare i bambini in un ambiente protetto». In progetto non c’è il settimo figlio – «Direi che ho già dato…» – ma il bilancio è certamente positivo: «Un’esperienza di questo tipo ti fa crescere, dandoti moltissime gioie. Se consiglierei ad altre persone di fare sei figli? Ogni famiglia ha una storia a parte, va valutata la situazione. Certo, se le istituzioni dessero una mano in più…».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24