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    Categoria: società

La Provincia: «Unire Olivetti e Callegari per garantire sicurezza agli studenti»

Intanto arrivano gli elogi dei presidi di altri tre istituti: «Buon piano di razionalizzazione, noi da sempre siamo costretti a forti disagi»

La Provincia spiega di star dando spazio ad una «prima tranche di un progetto più ampio» i presidi delle altre scuole dicono, in sostanza, di non lamentarsi. Il braccio di ferro sull’unione anche fisica delle due scuole professionali Olivetti e Callegari non accenna a placarsi. Ad accendere la miccia era stata ad inizio maggio il personale dell’Olivetti giudicando la Callegari inadeguata negli spazi e con troppe barriere architettoniche. Il trasferimento, comunque, si farà. Gli studenti dell’Olivetti saranno trasferiti da via Nino Bixio alla sede di via Umago (dove si trova la Callegari). Via Bixio sarà interamente utilizzata come succursale del Classico, la scuola con più problemi logistici in fatto di aule.

A dirlo è la consigliera provinciale delega all’Istruzione, l’ex provveditore agli studi Maria Luisa Martinez: «Stiamo semplicemente dando attuazione ad una prima tranche di un progetto più ampio – spiega Martinez – già presentato in Regione, a cui si lavora da diversi anni, che intende ricongiungere l’ Ipc Olivetti e l’Ipsia Callegari in un’unica sede, risolvendo il paradosso di un’unica scuola (come da sempre sono Olivetti e Callegari) articolata su due sedi, mentre una delle due sedi ospita la succursale ad altre scuole».

Secondo quanto sostiene Martinez, «questa riorganizzazione va nella direzione di garantire a studenti e insegnanti  sicurezza, accessibilità e qualità della didattica, affrontando come priorità assoluta tutti gli interventi funzionali all’ inclusione e al benessere degli studenti disabili. Con questo obiettivo sono in programma più di 350 mila euro di investimenti con risorse della Provincia, tutti finalizzati al miglioramento delle condizioni della sede del Callegari e a realizzare qualsiasi miglioria necessaria al fine di potere accogliere in modo confortevole i ragazzi dell’Olivetti e rendere più agevole la frequentazione da parte dei ragazzi portatori di handicap».

Intanto arriva anche la lettera di tre scuole, firmate dai presidi e dai consigli di istituto. Le scuole in questione sono il liceo classico, lo scientifico e l’istituto tecnico commerciale che esprimono apprezzamento per quanto deciso dalla Provincia. «Da diversi anni gli istituti in questione hanno sopportato il disagio rappresentato da una pluralità di sedi». Il liceo classico, ad esempio, oltre alla sede centrale ha alunni nell’attuale edificio dell’Olivetti e alla succursale del Ginanni, a sua volta costretta a spostare gli alunni all’Itg Morigia. Sempre al Morigia si trovano alcune classi dello scientifico, che utilizza anche parte della facoltà di Beni Culturali. Insomma, una geografia complicatissima. «Tutte queste problematiche – scrivono i dirigenti – sono state affrontate dai vari istituti con spirito di responsabilità».

Sono situazioni che pongono alcune questioni, elencate nella lettera delle tre scuole, che riguardano la sicurezza, le assicurazioni oltre che a complicanze logistiche legate allo spostamento dei docenti e dell’uso dei laboratori. Si tratta di una «fase transitoria non più sostenibile» che dovrebbe essere risolta appunto dall’utilizzo dell’attuale sede dell’Olivetti come succursale del liceo classico. Un provvedimento che fa così venire meno l’effetto domino tra questi tre istituti.