La Regione diffonde i dati del confronto tra 30 giugno 2017 e 31 dicembre 2016: percentuale di nuovo sopra la soglia di sicurezza
Quella attuale è quindi una situazione molto diversa rispetto al 2015 quando in provincia si toccò il minimo storico del 94,3 di bimbi vaccinati al 24esimo mese, per la prima sotto alla soglia di sicurezza del 95 percento indicata dall’Oms.
I dati provinciali registrano una crescita nello stesso intervallo di tempo anche per quanto riguarda l’antipertosse (da 98,1 a 99) e l’antiemofilo B (da 97,8 a 98,5) per cui è prevista l’obbligatorietà dalla legge nazionale e per l’antipneumococco (da 97,1 a 97,6) tra quelli fortemente raccomandati.
Il trend è in crescita anche per l’intera regione: 95,8 al 31 dicembre e 96,6 percento al 30 giugno per i quattro obbligatori, antipertosse da 96,2 a 97,1, antiemofilo B da 95,8 a 96,3 e antipneumococco da 94,8 a 95,5.
«Sono dati di cui siamo orgogliosi, perché confermano che la nostra era ed è una battaglia giusta, fatta per la collettività, per la tutela della salute di tutti, a partire dai bambini più fragili e indifesi – sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini –. Esserci mossi con largo anticipo ci ha sicuramente avvantaggiato: siamo stati i primi in Italia a varare un provvedimento sui vaccini obbligatori, che ha fatto da apripista alla legge nazionale. E proprio la nostra legge, già prima dell’entrata in vigore, è stata determinante per aumentare la copertura vaccinale, perché abbiamo fatto discutere, dibattere, e anche informare. Ora non abbassiamo la guardia, perché questi numeri vanno mantenuti e consolidati nel tempo».