L’iniziativa dell’ospedale privato compie dieci anni: chi va al lavoro a piedi o in bici accumula minuti in base alla distanza
«L’iniziativa è cominciata quasi per caso dopo aver partecipato a un incontro con l’assessore comunale all’Ambiente in cui si parlava di problematiche di inquinamento e promozione di stili di vita migliori – spiega il dottor Stefano Grandi, presidente della clinica in via Pavirani –. Ci siamo chiesti cosa potevamo fare come azienda ed è nata “Domus in bici”».
Ogni lavoratore è dotato di un libretto in cui annota se ha percorso il tragitto casa-lavoro in bici o a piedi e a fine mese consegna il resoconto all’ufficio paghe: vengono riconosciuti minuti di permesso in base alla distanza dalla clinica: da tre minuti per chi vive entro un chilometro fino a dodici minuti per chi vive oltre due chilometri. «Chi ha l’abitudine quotidiana arriva anche a una settimana di permessi in un anno. Che credo faccia piacere a chiunque. Senza dimenticare che è un premio ottenuto avendo fatto qualcosa di sano per l’ambiente e per se stessi». E come ulteriore vantaggio ci sono meno vetture ad occupare i pochi e ricercatissimi stalli di sosta nell’area circostante alla struttura.
E i controlli? «In linea teorica è previsto che si debba passare sotto una telecamera all’ingresso per essere inquadrati – conclude Grandi – ma non ci siamo mai messi a fare questo tipo di controlli. Siamo una piccola comunità, ci conosciamo e sappiamo come si spostano i nostri dipendenti. Non penso che qualcuno si metta a fare il furbo per qualche minuto di permesso…».