«L’albero di Natale che oltre alle palle mostra il simbolo divino più antico del mondo»: così Francesco Montelli, in arte Montellik, sulla sua pagina Facebook descrive l’opera da lui stesso realizzata ed esposta nella vetrina della bottega-laboratorio in via Oriani a Ravenna. Un albero di Natale addobbato con le lucine come vuole la tradizione ma realizzato con una trentina di simboli fallici in erezione dipinti in maniera differente. Il puntale, manco a dirlo, un pene.
L’opera è esposta da metà novembre. In un altro post sul social network l’autore della provocazione scriveva così: «Sono passati una decina di ragazzi e ragazze, hanno visto l’albero e hanno fatto tante ghignate e tante foto. Una ha chiamato un’amica e le ha detto: “Non sei voluta venire con noi ma hai perso una cosa fantastica, no, non ti dico cos’è così la prossima volta impari a non voler venire con noi”. I giovani d’oggi sono più avanti dei loro genitori, dei preti e dei politici, gli unici che gli son pari, sono gli artisti… e neanche tutti».
Già alcuni mesi Montelli fu multato dalla polizia municipale per oltraggio alla pubblica decenza (206 euro di sanzione) per aver esposto gadget a luci rosse nella stessa vetrina che si affaccia sulla strada.