Alla Classense la tappa conclusiva del progetto “Sguardi in camera”. Hanno aderito 69 cineamatori
La mostra, a ingresso gratuito, è allestita alla Manica Lunga della biblioteca Classense, via Baccarini 3/A, a Ravenna fino a domenica 4 febbraio. Sarà aperta con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, la domenica dalle 15 alle 17.30.
Come vivevano le ragazze a Ravenna negli anni Cinquanta? Come trascorrevano il loro tempo libero? Quali erano le principali occupazioni? Dove lavoravano? Come si divertivano? Si recavano nelle spiagge di Marina di Ravenna con i famigliari oppure con il gruppo di amici? Poi con l’arrivo degli anni Sessanta, del boom economico, come sono cambiate le loro abitudini? La rappresentazione della vita quotidiana è poi mutata con l’entrata negli anni Settanta e Ottanta? Quali sono i punti in comune e quali le differenze fra epoche lontane e diverse fra loro?
A questi e ad altri interrogativi cerca di rispondere il percorso espositivo di “Sguardi in camera: la figura femminile nei film di famiglia. Ravenna 1952 – 1986”, raccontando una storia altra della città e dei suoi abitanti.
La mostra si compone di oltre sessanta immagini inedite, provenienti dai fondi filmici privati di 69 cine-amatori ravennati, fotografie ricavate con un minuzioso lavoro di visione, analisi e scansione dei singoli fotogrammi, immagini che pongono al centro la figura femminile così come è stata rappresentata in quasi trent’anni di cinema amatoriale.
Alle immagini in movimento è dedicato uno spazio centrale, con la ricostruzione del “salotto del cine-amatore” in cui sarà possibile visionare una selezione di film famigliari girati a Ravenna, opportunamente restaurati e digitalizzati.
A completare il percorso dedicato al film di famiglia e amatoriale, saranno esposte attrezzature analogiche dell’epoca: cineprese, moviole, proiettori, presse per il montaggio.
Nel corso del mese di apertura sono previsti una serie di appuntamenti: visite guidate gratuite condotte dai curatori rivolte alle scuole del territorio, solo su prenotazione (nelle mattine di sabato 20, 27 gennaio e 3 febbraio).
Domenica 4 febbraio, a chiusura della mostra, sarà organizzato un evento-festa del cineamatore, con la consegna dei film restaurati e digitalizzati.
Il progetto, finanziato dal Comune di Ravenna – assessorato alle Politiche e cultura di genere, ha avuto inizio nel maggio 2017 e, attraverso un bando pubblico di raccolta, “Sguardi in camera” ha invitato i cittadini ravennati a donare i propri film di famiglia e a consegnarli nei punti di raccolta istituiti presso l’Istituzione Classense e la Fondazione Casa di Oriani.
Le pellicole raccolte sono state restaurate, digitalizzate e catalogate in collaborazione con Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia di Bologna, in modo da poter essere messe a disposizione come un patrimonio utile per ricomporre la storia e l’identità della comunità ravennate.
Sino ad ora sono state raccolte 847 bobine (8mm, super8 e 16mm) con 150 ore circa di materiale in pellicola, 69 famiglie hanno portato i loro film di famiglia nei due centri di raccolta che hanno collaborato al progetto, sono stati organizzati 65 incontri e interviste con i donatori nei 2 mesi di campagna di raccolta.
Contatti e informazioni: sguardiincamera@gmail.com, https://ravennasguardiincamera.wordpress.com