In mostra la figura femminile a Ravenna: 60 immagini da 30 anni di film amatoriali

Alla Classense la tappa conclusiva del progetto “Sguardi in camera”. Hanno aderito 69 cineamatori

09 Mostra SGUARDI IN CAMERASabato 13 gennaio alle 17 inaugura la mostra di fotografie e proiezioni “Sguardi in camera: la figura femminile nei film di famiglia. Ravenna 1952 – 1986”, tappa conclusiva del progetto “Sguardi in camera: Ravenna nei film di famiglia e amatoriali”, a cura di Silvia Savorelli e Giuseppe Pazzaglia.

La mostra, a ingresso gratuito, è allestita alla Manica Lunga della biblioteca Classense, via Baccarini 3/A, a Ravenna fino a domenica 4 febbraio. Sarà aperta con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, la domenica dalle 15 alle 17.30.

Come vivevano le ragazze a Ravenna negli anni Cinquanta? Come trascorrevano il loro tempo libero? Quali erano le principali occupazioni? Dove lavoravano? Come si divertivano? Si recavano nelle spiagge di Marina di Ravenna con i famigliari oppure con il gruppo di amici? Poi con l’arrivo degli anni Sessanta, del boom economico, come sono cambiate le loro abitudini? La rappresentazione della vita quotidiana è poi mutata con l’entrata negli anni Settanta e Ottanta? Quali sono i punti in comune e quali le differenze fra epoche lontane e diverse fra loro?
A questi e ad altri interrogativi cerca di rispondere il percorso espositivo di “Sguardi in camera: la figura femminile nei film di famiglia. Ravenna 1952 – 1986”, raccontando una storia altra della città e dei suoi abitanti.

La mostra si compone di oltre sessanta immagini inedite, provenienti dai fondi filmici privati di 69 cine-amatori ravennati, fotografie ricavate con un minuzioso lavoro di visione, analisi e scansione dei singoli fotogrammi, immagini che pongono al centro la figura femminile così come è stata rappresentata in quasi trent’anni di cinema amatoriale.

Alle immagini in movimento è dedicato uno spazio centrale, con la ricostruzione del “salotto del cine-amatore” in cui sarà possibile visionare una selezione di film famigliari girati a Ravenna, opportunamente restaurati e digitalizzati.
A completare il percorso dedicato al film di famiglia e amatoriale, saranno esposte attrezzature analogiche dell’epoca: cineprese, moviole, proiettori, presse per il montaggio.

Nel corso del mese di apertura sono previsti una serie di appuntamenti: visite guidate gratuite condotte dai curatori rivolte alle scuole del territorio, solo su prenotazione (nelle mattine di sabato 20, 27 gennaio e 3 febbraio).
Domenica 4 febbraio, a chiusura della mostra, sarà organizzato un evento-festa del cineamatore, con la consegna dei film restaurati e digitalizzati.

Il progetto, finanziato dal Comune di Ravenna – assessorato alle Politiche e cultura di genere, ha avuto inizio nel maggio 2017 e, attraverso un bando pubblico di raccolta, “Sguardi in camera” ha invitato i cittadini ravennati a donare i propri film di famiglia e a consegnarli nei punti di raccolta istituiti presso l’Istituzione Classense e la Fondazione Casa di Oriani.
Le pellicole raccolte sono state restaurate, digitalizzate e catalogate in collaborazione con Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia di Bologna, in modo da poter essere messe a disposizione come un patrimonio utile per ricomporre la storia e l’identità della comunità ravennate.
Sino ad ora sono state raccolte 847 bobine (8mm, super8 e 16mm) con 150 ore circa di materiale in pellicola, 69 famiglie hanno portato i loro film di famiglia nei due centri di raccolta che hanno collaborato al progetto, sono stati organizzati 65 incontri e interviste con i donatori nei 2 mesi di campagna di raccolta.

Contatti e informazioni: sguardiincamera@gmail.com, https://ravennasguardiincamera.wordpress.com

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