Mille-proroghe: timori per i fondi previsti per la Darsena

Non è chiaro se la proroga al 2020 del bando per le periferie possa riguardare anche i 13 milioni per Ravenna, che ha intanto approvato i progetti esecutivi nei termini previsti. Prudente il Sindaco: “Stiamo cercando di capire”

C’è chi già, in Parlamento, parla di “scippo” alle periferie, ma da queste parti, al momento c’è ancora prudenza. È di ieri infatti la comunicazione da parte del Governo che nel cosiddetto “decreto mille-proroghe” sono stati prorogati appunto di due anni I fondi del cosiddetto bando per le periferie per cui erano stati stanziati due miliardi di euro assegnati a 120 città per altrettanti progetti di riqualificazioni. Tra queste c’è anche Ravenna che aveva partecipato presentando un progetto da circa 13 milioni di euro per la riqualificazione della Darsena, mettendo insieme Comune e privati. In particolare, circa 8 milioni dovrebbero (a questo punto il condizionale è d’obbligo) servire per le fognature del quartiere.

I termini per presentare I progetti esecutivi scadevano oggi, 8 agosto. E Ravenna si è fatta trovare pronta, come ci conferma l’assessore ai lavori pubblici Roberto Fagnani: “Abbiamo approvato tutto la settimana scorsa, per quanto ci riguarda saremmo pronti a partire con il bando”.

Il problema a questo punto è la proroga, non chiara nei termini. Ma prima di partire lancia in resta in una polemica il sindaco Michele de Pascale vuole capire meglio I termini della questione, anche in veste di presidente Anci dell’Emilia Romagna. “Non è chiaro – ci spiega – se si parla di proroga solo per quei comuni che non erano ancora pronti con Ia fase di progettazione, in tal caso il provvedimento potrebbe essere comprensibile. Prima di innescare polemiche credo sia doveroso approfondire la questione”.

Ma e se invece il rischio, come molti hanno inteso dal provvedimento, fosse quello di veder slittare di due anni l’arrivo dei finanziamenti anche per I Comuni, come Ravenna, che sono pronti a partire? “Non ci voglio neanche pensare perché appunto a Comuni e privati era stata richiesta entro oggi la progettazione esecutiva, significa che tutti noi, che abbiamo rispettato il bando nelle virgole, abbiamo sostenuto delle spese. Vedremo. Il provvedimento comunque dovrà passare alla Camera a settembre dove magari ci sarà modo di intervenire”.

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