Il sindaco Daniele Bassi: «Era una donna consapevole che ci ha proposto il suo interrogarsi e raccontarsi al femminile nel quotidiano impegno contro la mafia»
«Rita Borsellino – continua il primo cittadino – amava ripetere che la memoria è vita che si coltiva ogni giorno e lei la coltivava con tenacia ancora maggiore da quando la mafia aveva colpito suo fratello Paolo e tanti altri servitori dello Stato, che lo Stato non è riuscito a proteggere. Massa Lombarda continuerà, anche grazie all’esempio della nostra concittadina onoraria, a rappresentare quei valori morali che affondano le radici nella lotta di Liberazione dagli oppressori nazi-fascisti, decisivi per la rinascita democratica e la crescita sociale delle nostre comunità, ma che valgono sempre, a maggior ragione oggi».