Il gruppo consigliare segnala che da qualche tempo il macchinario non è più a disposizione a Ravenna. L’azienda: «A seguito dei riscontri emersi nel periodo di utilizzo, è in atto, come di consueto in questi casi, un’accurata valutazione da parte dei tavoli clinico-tecnici, rispetto all’efficacia»
Nella nota divulgata alla stampa da Sinistra per Ravenna si legge che «il laser giallo micropulsato cura diversi tipi di maculopatia, una malattia che colpisce la retina provocando gravi problemi alla vista. Questo trattamento economicamente più conveniente rispetto alla terapia farmacologica, si effettua in pochi secondi senza alcun dolore per il paziente ed è possibile ripeterlo in caso di recidiva. Diversi cittadini ravennati hanno beneficiato di questa terapia».
La direzione aziendale dell’Ausl si dice a disposizione per rispondere al quesito per le vie formali e nel frattempo precisa quanto segue: «Il trattamento della maculopatia è attualmente effettuato in maniera efficace attraverso l’utilizzo di farmaci e il laser giallo non è un tipo di trattamento esclusivo o indispensabile per tale patologia. L’apparecchiatura in oggetto, non presente in altri ospedali pubblici della Regione, è stata utilizzata per sondarne l’efficacia, sempre in condizioni di massima sicurezza per i pazienti, al fine di valutarne l’acquisizione secondo le normali procedure di appalto pubblico. E a seguito dei riscontri emersi nel periodo di utilizzo, è in atto, come di consueto in questi casi, un’accurata valutazione da parte dei tavoli clinico-tecnici, rispetto all’efficacia dei relativi trattamenti e all’opportunità dell’acquisizione».