I poliziotti del Sap: «Grave carenza di uomini, anche in questura a Ravenna»

La denuncia del sindacato, in una nota di fine anno inviata alla stampa

2018.10.20 Digos Espulsione Straniero[236348]Il Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, denuncia la carenza di organico di cui soffre anche la questura di Ravenna.

In una nota inviata ai giornali, i poliziotti del Sap sottolineano come il Governo abbia più volte assicurato «il massimo impegno sul nuovo riordino delle carriere» e garantito «che predisporrà un adeguato stanziamento per il pagamento degli straordinari in esubero, per gli equipaggiamenti e per la manutenzione delle strutture». Tutto questo, se realizzato, «unito alla richiesta di introduzione di idonee garanzie funzionali, potrà certamente migliorare la qualità del lavoro quotidiano degli operatori di polizia», scrive il Sap che però ricorda come nel corso degli incontri con i rappresentanti dell’Esecutivo abbia evidenziato anche «i problemi dovuti alla costante perdita di addetti che, solo per la Polizia di Stato, ha fatto ora registrare una carenza di oltre 20.000 uomini».

Il Sap dichiara poi di apprezzare «il piano di potenziamento degli organici stabilito per l’anno 2018/2019 che, per la provincia di Ravenna, ha previsto un’assegnazione di 20 unità, 12 già assegnate ad aprile e 8 previste in arrivo a febbraio», ma tale intervento, se isolato, «non può certo risolvere la grave carenza di uomini di cui soffre la Polizia, anche in questo territorio».

Il Sap sottolinea che per la sola Questura di Ravenna il numero dei poliziotti andati in pensione nel corso di quest’anno è esattamente pari a quello dei nuovi arrivati: 12. Nel 2019 sono ovviamente previste altre uscite che, per ora, pare non saranno compensate dalle assegnazioni programmate.

«È una situazione che si ripercuote negativamente sul personale che deve fronteggiare le crescenti esigenze operative con disagi e tensioni che lo privano della necessaria tranquillità per svolgere i propri compiti. Le criticità verificatesi in questa provincia comportano un’innegabile situazione di precarietà che determina nel personale interessato un’instabilità delle turnazioni e, comunque, in alcune realtà, già da tempo, non consentono di garantire una presenza costante della volante. Ribadiamo che la carenza di organico riguarda tutte le articolazioni della Questura, ma vorremmo in particolare sottolineare la ricaduta che tale situazione ha sull’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico dove, diversamente da quanto accade oggi, vista anche la peculiarità del territorio sarebbe auspicabile si garantissero quotidianamente almeno tre volanti per turno».

Il Sap ricordo che a Ravenna, dal 1949, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico svolge anche le funzioni di Polizia di frontiera marittima. «È questo un aspetto sul quale vorremmo porre una speciale attenzione poiché, nel corso degli anni, le incombenze derivanti dall’incremento del traffico passeggeri e mercantile sono continuamente cresciute e la particolare conformazione delle banchine del porto cittadino, estese per oltre 18 km e provviste di un elevato numero di varchi, rende particolarmente impegnativi i controlli. Il numero di uomini attualmente impiegato in tali mansioni, già insufficiente (5 unità), dovrà essere presto rimpinguato e ciò, senza interventi mirati, potrà avvenire solo a discapito di altri settori della Questura che, sebbene necessitanti a loro volta di rinforzi, comunque sino ad oggi sono riusciti a conseguire risultati rilevanti», più difficili da raggiungere in futuro, secondo il Sap, a fronte di ulteriori riduzioni di organico.

«Rammentiamo infine – termina la nota del Sap – che l’immensa area portuale riveste un’enorme importanza per la città di Ravenna e per l’intera realtà economica collegata e che l’Ufficio di Frontiera svolge anche l’attività di frontiera aerea, in quanto sul territorio di competenza vi sono due avio superfici da cui partono numerosi velivoli diretti soprattutto in Croazia. Numerose poi sono le imbarcazioni private che salpano da Ravenna e dal 2019 è già prevista l’attivazione di un regolare servizio passeggeri da e per la Croazia, con cadenza bisettimanale. In previsione, per l’anno 2019, di un aumento del traffico commerciale del 10 percento, come dichiarato dall’Autorità Portuale, sarà necessario accrescere anche i servizi di controllo, vigilanza e security. In assenza di consistenti trasferimenti di personale da parte del Dipartimento della P.S., per non aggravare le già precarie condizioni della Questura, una soluzione al problema potrebbe essere rappresentata dall’istituzione di un Ufficio di Frontiera alle dipendenze dell’VIII Zona di Polizia di Frontiera per l’Emilia Romagna, Marche e la Toscana di Bologna».

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