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Chiusura E45, preoccupazione anche in provincia di Ravenna. «Governo faccia presto»

Il vicesindaco Fusignani al vertice a Cesena. Allarme anche di Confesercenti. E la Codacons fa partire la class action…

Anche il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani ha partecipato all’incontro di oggi (venerdì 18 gennaio) a Cesena, dove il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha fatto il punto con rappresentanti di Comuni e istituzioni coinvolti dalla chiusura del viadotto Puleto sull’E45, al confine tra Toscana e provincia di Forlì-Cesena.

«Ho condiviso la preoccupazione di tutti i partecipanti – afferma il vicesindaco – sottolineando l’importanza strategica che la superstrada rappresenta per il mondo economico ravennate. In particolare si mettono in difficoltà i settori turistico e portuale che rappresentano elementi importanti di sviluppo a livello regionale e non solo e che non possono sottostare a situazioni strutturali emergenziali e venire così pesantemente penalizzati».

«Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura – continua Fusignani – ora è il momento dell’agire, e in fretta, da parte del Governo, al quale si chiede di intervenire con un provvedimento di somma urgenza per ricollegare, anche con percorsi alternativi, la viabilità ora interrotta. La criticità della condizione dell’E45 deve diventare una priorità, perché l’attuale interruzione che taglia in due l’Italia accentua una già difficoltosa situazione viaria per Ravenna causata dalla chiusura di un tratto della statale Ravegnana, di cui siamo in attesa di sapere dalla Regione Emilia-Romagna la tempistica sulla riapertura dopo i lavori. Auspico che il Governo faccia un’assunzione di responsabilità e che valuti l’importanza di uno sviluppo sostenibile che passa anche dalla realizzazione e manutenzione di grandi opere. Torna d’attualità l’importanza di mettere al centro della programmazione strategica l’E55, come da sosteniamo da decenni».

Anche il sindaco di Cervia Luca Coffari è intervenuto sul tema, su Facebook: «L’E45 chiusa è un grave disagio per i cittadini romagnoli e per il turismo che proviene dal centro Italia. Le deviazioni ora sono davvero troppo lunghe. Spero che Anas e Governo intervengano al più presto per mettere in sicurezza l’infrastruttura che resta ovviamente la priorità».

Preoccupata, in una nota, anche la Confesercenti della provincia. «Considerando l’asse strategico rappresentato dall’E45 nella viabilità di collegamento tra centro e nord per il traffico merci come per il turismo, i pubblici esercizi ed il commercio, è necessario un intervento immediato e urgente per ripristinare in sicurezza la viabilità. Governo, istituzioni, forze politiche, parlamentari e ovviamente Anas si muovano all’unisono per affrontare con urgenza questa nuova emergenza che penalizza oggi i nostri territori in un momento già in sé difficile».

E nel frattempo il Codacons ha lanciato un’azione risarcitoria collettiva. «La chiusura del viadotto ha inevitabilmente colpito una moltitudine di cittadini e automobilisti, con ingorghi, macchine incolonnate, studenti romagnoli e toscani bloccati, tir costretti a tornare indietro – spiega il Codacons -. Le ripercussioni, in particolare sul trasporto merci e l’attività delle aziende locali, tagliate fuori dal cuore dell’Italia, sono apparse subito molto pesanti, e purtroppo il conto dei danni si aggrava giorno dopo giorno. È di tutta evidenza quindi il diritto dei cittadini coinvolti nella vicenda e delle attività commerciali lese di agire dinanzi la magistratura per ottenere il giusto risarcimento nei confronti dell’Anas e di tutti i soggetti che saranno ritenuti responsabili di irregolarità od omissioni».

Tutti gli interessati possono aderire seguendo le indicazioni pubblicate a questo link.