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    Categoria: società

I metodi della maestra spaventano i bambini e i genitori non li mandano a scuola

Le famiglie protestano contro il clima instaurato in classe dall’insegnante. Ora il caso è all’attenzione della dirigente scolastica

Un  disegno strappato perché mancava il nome dell’alunno che lo aveva realizzato. Un fischietto in classe per mantenere l’ordine, come gli arbitri in campo. Peccato che davanti non ci siano calciatori ma bambini di sei anni, appena arrivati nella scuola elementare che ha visto questa mattina – primo ottobre – alcuni genitori fare un vero e proprio “sciopero” contro una maestra di prima elementare. Gli episodi – quelli citati sono solo un paio dei tanti raccontati dai genitori – se confermati potrebbero aprire ad un trasferimento dell’insegnante o ad una sua sospensione. Alcuni genitori non hanno dubbi: «Finché rimane lei non manderò a scuola mio figlio». Altri manifestano alcune perplessità sulla possibilità di uno sciopero ad oltranza legate soprattutto all’interruzione dell’obbligo scolastico.  Per i genitori i bambini sono rimasti traumatizzati da questi metodi educativi.

La vicenda – raccontata oggi sulle pagine ravennati del Resto del Carlino – vede al centro della protesta i genitori di una classe di 24 alunni, di cui non possiamo fare il nome per tutelare i minori coinvolti. Oggi – primo ottobre – le famiglie hanno lasciato i ragazzini a casa da scuola per dare un segnale alla dirigente scolastica.  Anche le colleghe avrebbero manifestato più di una perplessità sui metodi della maestra, le cui urla si sentivano dalle aule vicine. Le famiglie specificano che non c’è stata nessuna violenza fisica ma il clima instaurato in classe dall’insegnante non piace e ora il caso sarà valutato dall’ufficio scolastico territoriale a cui è arrivata una raccolta firme siglata da tutte le famiglie.