Niente parco “inclusivo” (per ora) a Lugo, nonostante il concerto di beneficenza

L’evento “Brindo alla Musica” al Pavaglione nel 2018 raccolse 11mila euro per il progetto che però al momento è saltato. I soldi verranno destinati all’acquisto di attrezzature per disabili

Brindo Gioia

L’evento del 2018 al Pavaglione

Gli 11mila euro raccolti a Lugo il 30 settembre del 2018 con un evento musicale di beneficenza, che coinvolgeva anche il Comune, non saranno destinati, come era previsto all’epoca, per trasformare il parco della città in un luogo più inclusivo per i disabili. I fondi saranno utilizzati invece per l’acquisto di una Solemare (carrozzina da spiaggia e mare), una Joelette (carrozzella da fuori strada) e una Hugbike (tandem nel quale il conducente siede dietro abbracciando il passeggero davanti) che saranno messe a disposizione gratuitamente per brevi periodi a coloro che ne faranno richiesta.

L’evento “Brindo alla Gioia” si svolse nella piazza del Pavaglione con il coinvolgimento di musicisti di tutte le specie, dal rocker impenitente al più morigerato dei classici, dalle scuole di musica ai professionisti in arte, proprio per la valenza trasversale che possiede la tematica alla quale era dedicato. Alla testa di questa orda di musicisti c’era un direttore lughese apprezzatissimo in tutti i teatri, il maestro Carlo Argelli.

L’organizzazione era di Davide Solaroli che poi si sarebbe candidato a sindaco con il centrodestra alle amministrative del 2019. Èd è lo stesso Solaroli, oggi consigliere comunale, a spiegare il cambio nei piani: «La risposta della città è stata importante tanto da riuscire a raccogliere una somma superiore agli 11mila euro. Nonostante l’interesse del Comune, affermato più volte anche dall’assessora Lucia Poletti, con delega all’Integrazione socio/sanitaria, dopo più di un anno di attesa non senza aver sollecitato una risoluzione, si è dovuto pensare a un piano B». La soluzione alternativa non lascia soddisfatto Solaroli: «È una sconfitta, ma non meraviglia che un Comune che non ha ancora redatto e approvato il Peba (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, introdotti nel legge del 1986, ndr) temporeggi anche su queste proposte».

Una risposta, indiretta, dall’amministrazione comunale arriva in una nota in cui la Rocca si dice intenzionata a voler portare a compimento il Peba e pronta «per i prossimi cinque anni, a organizzarsi e impegnarsi per portare a termine la realizzazione del Parco Inclusivo». Non resta che aspettare.

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