Parcheggio, Legacoop: «Azimut garantisce l’impiego di uno solo dei dieci disabili»

L’associazione delle cooperative si schiera al fianco della San Vitale, sfrattata dal Comune per affidare la gestione dei trecento posti di sosta alla società a controllo pubblico. Anche dall’opposizione si alzano critiche verso il sindaco

Parcheggio Giustiniano«È fondamentale che il sindaco di Ravenna assicuri che tutti i dieci disabili della coop sociale San Vitale impiegati nella gestione della biglietteria del parcheggio in largo Giustiniano conserveranno un posto di lavoro con la nuova organizzazione». Legacoop Romagna interviene nella vicenda dell’area di sosta da oltre trecento posti in centro città, a ridosso della basilica San Vitale. Tra il Comune e la cooperativa sociale si è innescato uno botta e risposta con l’amministrazione pubblica che ha accusato la società di strumentalizzare i fatti a tutela dell’azienda.

Legacoop afferma che «negli innumerevoli incontri tenuti negli ultimi due anni e fino all’altro ieri, Azimut garantiva al massimo un posto di sorvegliante dal lunedì al sabato, per un massimo di sei ore giornaliere nello stesso parcheggio. Eventuali altre opzioni lavorative non sono mai state definite». Azimut è la società a controllo pubblico (60 percento del Comune) a cui Palazzo Merlato ha scelto di affidare il parcheggio con un progetto di complessiva riqualificazione.

La Lega delle cooperative propone un incontro per trovare una soluzione: «Se si ritiene di non esercitare l’opzione che consente di affidare ad Azimut la gestione del parcheggio si proceda pure con un bando pubblico, che contenga ovviamente la clausola sociale a tutela dei lavoratori e una valutazione della qualità del progetto di gestione come elemento principale di attribuzione dei punteggi per l’assegnazione del servizio».

Tra pochi giorni scadrà il termine concesso dal Comune alla San Vitale per lasciare gli spazi e procedere con l’avvicendamento: «I disabili impegnati da anni nel parcheggio Giustiniano perderanno o cambieranno occupazione – si legge ancora nel comunicato della Lega delle Cooperative –. L’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate non è mai un fatto burocratico, ma necessita della presa in carico individuale di ogni persona e di progetti specifici da attuare in collaborazione con le famiglie e con la comunità circostante».

La presa di posizione di Legacoop è ferma: «Assisteremo in ogni passaggio la San Vitale per trovare la miglior soluzione. Accusare la presidente Romina Maresi e la cooperativa di avere falsificato la realtà o peggio di volere perseguire gli interessi della cooperativa, quasi che la cooperativa fosse altro rispetto ai bisogni dei propri soci e dei propri utenti, è un’insinuazione sbagliata e strumentale, smentita dalla storia e dall’esperienza della cooperativa, ben conosciute dai ravennati».

La vicenda sta attirando anche l’attenzione della politica. Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, chiede al sindaco di fermare lo sgombero del parcheggio, prorogare la concessione alla San Vitale fino alla dichiarazione di superamento dell’emergenza coronavirus e tornare a ragionare con la stessa cooperativa di una riqualificazione in project financing: «Se è stato possibile per la piscina, potrà esserlo anche per un parcheggio, trattandosi peraltro di un progetto complesso». Ma soprattutto «non si lascino mai a spasso i dieci ragazzi».

Critiche dalla lista civica La Pigna: «Il sindaco ha deciso di affidare la gestione del parcheggio ad Azimut, una società che mira a fare profitti a discapito di una cooperativa che mira a dare dignità a ragazzi diversamente abili. Un nuovo assist a favore del poltronificio ravennate. De Pascale faccia un passo indietro o si trovi una collocazione per i dieci disabili».

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