Gli aiuti sono destinati alle famiglie con redditi medio-bassi. Stanziati 3 milioni di euro. I fondi gestiti dagli enti locali
L’obiettivo per l’amministrazione regionale – si legge in nota stampa – «è aiutare le famiglie con redditi limitati a sostenere le spese di iscrizione dei propri figli alle attività sportive. Scongiurare l’abbandono della pratica motoria di bambini e ragazzi, dai 6 ai 16 anni, e dei giovani con disabilità. Dare una mano alle associazioni e società sportive dilettantistiche che, in mancanza di certezze sul numero dei praticanti potenziali nella prossima stagione sportiva, potrebbero vedere a rischio, se non cessare, la propria attività, dopo i mesi di fermo a causa dell’emergenza coronavirus e una ripartenza comunque non facile».
Una delibera approvata dalla Giunta regionale nell’ultima seduta, ha definito modalità e criteri con cui gli Enti locali, in rapporto alla popolazione e raccolte le richieste dei nuclei familiari, potranno trasferire le risorse e gestire le procedure per l’erogazione dei voucher ai beneficiari. Oltre i 3 milioni di euro già stanziati per questi incentivi la Giunta ha deciso di aumentare il plfond di risorse disponibili di ulteriori 300 mila euro per la concessione di altri 2mila voucher favore delle famiglie numerose, con 4 o più figli, che riceveranno un voucher da 150 euro a figlio. Azione aggiuntiva che verrà formalizzata in un atto successivo. L’aiuto potrà andare alle famiglie fino a 3 tre figli con un Isee fra i 3mila e i 17 mila euro annui e fra i 3 mila e i 28mila euro per quelle con più di quattro figli.
Entro il prossimo 30 giugno, gli enti locali dei territori dell’Emilia -Romagna potranno comunicare alla Regione il loro interesse alla misura di sostegno (con la Pec sportsalute@postacert.regione.emilia-romagna.it) e la Giunta regionale in un mese, entro il 31 luglio, assegnerà agli enti locali che ne avranno fatto richiesta i fondi con cui potranno erogare i voucher.