Fino a fine anno tutti i donatori e le donatrici di sangue, 15mila persone in provincia di Ravenna tra Avis e Advs, al momento della donazione potranno sottoporsi al test sierologico per individuare se hanno contratto il coronavirus. Dal 6 luglio è operativo il nuovo protocollo determinato da Regione Emilia-Romagna e Centro Regionale Sangue che prevede un’indagine per una sorveglianza epidemiologica in merito alla diffusione del Covid-19. Dopo il personale sanitario regionale, ora la valutazione coinvolgerà, in maniera volontaria, donatori di sangue e plasma, abituali o nuovi.
Nel caso in cui il test risulti positivo significa che la persona ha avuto la malattia ma potrebbe ancora essere infetto. Il donatore verrà avvisato e sottoposto a isolamento domiciliare in attesa di effettuare il tampone per verificare la presenza o meno del virus; in caso di esito positivo sarà il servizio di Igiene Pubblica Ausl a seguire il donatore secondo il protocollo attualmente in essere. Nel complesso in Regione Emilia-Romagna lo screening coinvolgerà circa 130mila persone e comprenderà un’analisi anamnestica ed una sierologica qualitativa, volta alla ricerca delle immunoglobuline di classe IgG, ossia gli anticorpi che solitamente determinano una protezione immunitaria a lungo termine.
«Per i donatori si tratta di un modo per contribuire ulteriormente alla salute pubblica. – affermano concordi le due Associazioni del territorio- Aderire al programma ha infatti un valore sanitario in termini di migliore conoscenza delle modalità di circolazione del virus e di rischio di diffusione in specifici ambiti di popolazione, e rappresenta un elemento di grandissima utilità nell’impostare le strategie di contrasto e prevenzione».
Donatori e donatrici potranno esprimere la propria volontà ad aderire all’indagine sin dalla prenotazione di sangue o plasma, adesione che confermeranno al momento della donazione, rientrando in un percorso finanziato con fondi regionali dedicati.