In provincia sono circa 15mila le persone che si rivolgono a Advs o Avis per i prelievi. In caso di positività scatta l’isolamento domiciliare in attesa del tampone
Nel caso in cui il test risulti positivo significa che la persona ha avuto la malattia ma potrebbe ancora essere infetto. Il donatore verrà avvisato e sottoposto a isolamento domiciliare in attesa di effettuare il tampone per verificare la presenza o meno del virus; in caso di esito positivo sarà il servizio di Igiene Pubblica Ausl a seguire il donatore secondo il protocollo attualmente in essere. Nel complesso in Regione Emilia-Romagna lo screening coinvolgerà circa 130mila persone e comprenderà un’analisi anamnestica ed una sierologica qualitativa, volta alla ricerca delle immunoglobuline di classe IgG, ossia gli anticorpi che solitamente determinano una protezione immunitaria a lungo termine.
«Per i donatori si tratta di un modo per contribuire ulteriormente alla salute pubblica. – affermano concordi le due Associazioni del territorio- Aderire al programma ha infatti un valore sanitario in termini di migliore conoscenza delle modalità di circolazione del virus e di rischio di diffusione in specifici ambiti di popolazione, e rappresenta un elemento di grandissima utilità nell’impostare le strategie di contrasto e prevenzione».
Donatori e donatrici potranno esprimere la propria volontà ad aderire all’indagine sin dalla prenotazione di sangue o plasma, adesione che confermeranno al momento della donazione, rientrando in un percorso finanziato con fondi regionali dedicati.