L’albero ritratto nei dipinti di Ugonia nel 1920 è stato eliminato nei lavori per la messa in sicurezza della parete gessosa: intervento da 80mila euro della protezione civile dell’Emilia-Romagna
I lavori si sono resi necessari per evitare le cadute massi e ciottoli che mettevano a rischio le abitazioni sottostanti. La messa in sicurezza del Belvedere, con la demolizione del vecchio parapetto in muratura, prevede la realizzazione di un nuovo cordolo dotato di ancoraggi, il posizionamento di funi in acciaio che costituiranno la protezione della parete gessosa e il montaggio di un nuovo parapetto metallico.
Insieme per Brisighella ricorda che quel mandorlo aveva ispirato l’artista Giuseppe Ugonia che nel 1920 esponeva alla Biennale di Venezia due opere, “Il Mandorlo della Torre” e “Ave Maria”: «Ribadiamo lo sconcerto ambientale e culturale di un intervento che poteva essere eseguito coniugando la sicurezza e l’estetica del paesaggio e che qualcuno, dalle autorità regionali fino a quelle dell’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Pederzoli dovrà renderne conto ai cittadini e a tutti coloro a cui interessano i beni comuni materiali e immateriali come la cultura. Con le risorse e i bilanci in ordine si possono asfaltare strade, ma le sensibilità non ha prezzo».