Fanelli è titolare di 4 locali e presidente della Fiepet-Confesercenti a Cervia: «Dobbiamo inventarci soluzioni per restare all’aperto anche con il freddo»
E chissà che la voglia di evitare i luoghi chiusi dove il Covid può circolare più facilmente non faccia cambiare gli stili della movida anche in Romagna: «Dobbiamo cambiare la mentalità, la movida non è più sinonimo di aggregazione e socialità». I nuovi orari potranno modificare il modo di divertirsi nelle serate invernali: «I locali dovranno farsi venire delle idee per attrarre i clienti prima dei soliti orari e molte persone concluderanno le serate nelle case quando a mezzanotte chiuderanno i locali». Il vincolo della consumazione solo seduti dalle 21 inciderà sul servizio da fornire: «Ci vorrebbe più personale ma non sarà facile. I clienti dovranno capire che non è come una volta».
L’imprenditore è anche presidente comunale dei ristoratori Fiepet di Confesercenti e, pur cercando di affrontare con spirito intraprendente i difficili mesi invernali, non dimentica le difficoltà del settore: «Nel lockdown avevo 52 persone in cassaintegrazione, adesso stiamo facendo dei licenziamenti e possiamo permetterci solo contratti a chiamata. Chiedo ai lavoratori di capire che questo è l’unico modo per andare avanti, ma chiedo alle amministrazioni di non dimenticarci e fare di tutto per aiutarci a resistere, a partire dalla concessione gratuita del suolo pubblico alle facilitazioni per realizzare dehors e spazi esterni protetti»