La fondatrice del Ravenna Festival scrive al Qn: «La vera pandemia è la creatività spenta»
Termina così l’appello di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice e presidente onoraria di Ravenna Festival, pubblicato a pagina 2 del Qn – Resto del Carlino di oggi, 2 novembre.
La signora Muti se la prende in particolare con i “Signori delle normative”, accusati di non aver allestito più posti letto negli ospedali, riorganizzato adeguatamente il trasporto pubblico e di mancanze nell’ambito della “vigilanza”, denunciando la scelta di privare i cittadini di «teatro, musica, cinema, scuola e sport».
La «vera pandemia», secondo Mazzavillani, è «la dignità cancellata, la comunità disgiunta, l’intelletto sterilizzato, lo spirito abbattuto, la creatività spenta».
«E vi sorprendente – si legge ancora nell’appello della fondatrice del Festival – che i cittadini comincino a scendere in piazza e a portestare? Siamo arrabbiati, tutti e davvero».