Il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, sintetizza le misure del nuovo decreto annunciato in serata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in vigore dal 4 dicembre.
Fino al 20 dicembre sono sostanzialmente confermate le misure contenute nel decreto in scadenza il 3 dicembre, compresa la loro modulazione sulla base delle fasce cosiddette gialla, arancione e rossa. A tale proposito si ricorda che al momento l’Emilia Romagna è in fascia arancione e che un cambio di fascia sarà eventualmente possibile solo dopo la prossima valutazione della apposita cabina di regia (con tutta probabilità la regione tornerà gialla da domenica 6 dicembre).
Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno invece in vigore misure nella maggior parte dei casi uguali in tutta Italia.
«Vietati gli spostamenti tra le regioni e le province autonome – scrive il sindaco –, salvo che per motivi di lavoro, salute, necessità (consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra regione o provincia autonoma); nelle giornate del 25 e del 26 dicembre e del 1° gennaio vietati anche gli spostamenti tra comuni della stessa regione o provincia autonoma, salvo che per motivi di lavoro, salute, necessità (consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altro comune della stessa regione o provincia autonoma)».
Nella sua sintesi, Adnkronos ricorda invece che nel decreto è stata introdotta una «forte raccomandazione»: «Raccomandiamo fortemente di non ricevere persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni, in cui i festeggiamenti diventano più intensi», ha detto il premier.
E ancora: «Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia ma il 31 sera non si potranno organizzare veglioni e cene, i ristoranti degli alberghi chiuderanno alle 18. Dopo quell’ora sarà consentito solo servizio in camera».
I negozi infine «dal 4 dicembre al 6 gennaio potranno rimanere aperti fino alle 21. Dal 4 dicembre al 15 gennaio nei giorni festivi e prefestivi nei centri commerciali saranno aperti solo farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai».