Succede a Faenza. «Lo faccio per far capire che vogliamo tornare, in sicurezza. Chiediamo screening e vaccini»
La professoressa Ghetti ha così già organizzato lezioni all’aperto, con alcuni studenti in presenza (e gli altri in Dad) ma oggi ha voluto fare di più, annunciando in un video di voler restare tutto il pomeriggio e la notte all’interno del liceo. «Così forse capiranno meglio il bisogno che abbiamo di tornare a scuola. Ci avevano promesso il 7 gennaio, ma non è stato così».
«Io ci resto – continua Ghetti – per far capire che ci vogliamo tornare in sicurezza a scuola, senza il rischio di doverla vedere richiudere poco dopo. Chiediamo quindi due cose principalmente: garantire a tutta la popolazione scolastica uno screening capillare e periodico, con risultati rapidi; e poi che il personale scolastico, in primis quello fragile, venga inserito in “agenda 1” per la somministrazione del vaccino, come il personale sanitario. Perché crediamo di essere fondamentali per la salute psicofisica dei ragazzi».