Le scuole sono chiuse ma bus pubblici e pullman aggiuntivi viaggiano ancora. Vuoti

Confermati i turni scolastici, con autisti costretti agli straordinari. Start Romagna: «Ci stiamo riorganizzando»

Bus Stazione

Un bus di Start, e dietro un mezzo aggiuntivo di un’azienda privata, vuoti, in viale Farini, aspettando studenti che non arriveranno

Una fila di autobus e pullman vuoti, in attesa di studenti che non arriveranno. È lo scenario che ci si pone davanti agli occhi in stazione a Ravenna attorno alle 13 di oggi, martedì 9 marzo, a una settimana dalla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado imposta dalle istituzioni per fronteggiare l’emergenza Covid.

Sostanzialmente, non è stato modificato l’orario scolastico del trasporto pubblico. E continuano a essere attivi i “bis” – come li chiamano gli addetti ai lavori – ossia i mezzi privati aggiuntivi resisi necessari nei mesi scorsi in occasione delle riaperture delle scuole, per fronteggiare l’emergenza affollamenti e far rispettare il limite di capienza del 50 percento sugli autobus.

Ecco quindi che anche ora con le scuole chiuse ci sono due bus per ogni tratta, uno dietro l’altro, che fanno il percorso extraurbano tra la scuola e il forese o il resto della provincia. Vuoti. E con un ulteriore paradosso: gli autisti di Start Romagna, per rispettare i turni scolastici, sono costretti a fare anche ore di straordinario. Con un ulteriore – ancora – e inevitabile sperpero di risorse pubbliche.

Bus Stazione RavennaOltre ad aver potuto constatare la situazione personalmente, conferme arrivano dagli autisti stessi. «È da inizio settembre che il nostro orario non è mai cambiato, nonostante le chiusure delle superiori in questi mesi – ci racconta uno dei lavoratori interpellati –. E per un paio di settimane è stato così anche durante il lockdown totale della primavera dell’anno scorso».

Abbiamo chiesto delucidazioni a Start Romagna, l’azienda a controllo pubblico che gestisce il Tpl in Romagna. «In questa prima settimana – ci dicono – si è ritenuto di confermare lo schema orario scolastico, anche per andare incontro alle esigenze di quanti devono recarsi a scuola ugualmente». Si tratta degli alunni disabili o con “bisogni speciali”, o di quelli autorizzati a sfruttare i laboratori didattici. Pochissimi, ci dicono gli autisti (noi alle 13 in stazione non ne abbiamo visto neanche uno salire sugli autobus fermi).

«Qualche correttivo è stato comunque adottato – ci dicono ancora da Start Romagna – togliendo dal servizio alcune corse “bis” e, nella giornata di sabato, eliminando tutte le 49 macchine aggiuntive.  È in corso in queste ore un dialogo con Amr (Agenzia Mobilità Romagna, ndr) per definire ulteriori riduzioni alla luce delle indicazioni provenienti dalla regione e dello scenario previsto per le prossime settimane (le scuole resteranno chiuse almeno fino a domenica 21 marzo, ndr)».

Ne abbiamo parlato anche con l’amministratore unico di Amr, il ravennate (ex assessore comunale) Guido Guerrieri. «Proprio in queste ore abbiamo ridotto del 33 percento circa le corse – ci dice al telefono – e stiamo monitorando la situazione per evitare inefficienze, ma non è sempre semplice riuscire con il “bilancino” a misurare le necessità. Professori e alunni con disabilità e non solo, stanno comunque andando a scuola in presenza e non possiamo rischiare di non fornire il servizio. E poi c’è da tutelare anche l’occupazione, con alcuni privati che hanno assunto da poco personale per poter intervenire a supporto dell’azienda pubblica. Una collaborazione che ha portato nelle settimane di apertura delle scuole a risolvere il problema del sovraffollamento. Ci sono comunque accordi da rispettare e va ricordato che le decisioni purtroppo cambiano quasi di settimana in settimana e il trasporto pubblico deve essere pronto a ripartire nel giro di pochi giorni. Non è semplice mantenere una struttura del genere operativa».

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