venerdì
22 Agosto 2025
sport

Arrigo Sacchi: «Io come Prandelli: lo stress compagno di vita, dormivo poco»

L'ex allenatore di Fusignano dopo le dimissioni del mister della Fiorentina: «La colpa è della cultura della vittoria ogni costo»

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Arrigo SacchiNel mondo del calcio stanno facendo molto discutere le dimissioni di Cesare Prandelli, ormai ex allenatore della Fiorentina, a causa dello stress.

Un episodio analogo a quello che ha portato alla fine della carriera da allenatore di Arrigo Sacchi, che mollò dopo una vittoria (con il suo Parma) a Verona perché – parole sue – «lo stress era diventato insopportabile».

Ecco che quindi i grandi quotidiani nazionali hanno intervistato in queste ore l’ex Ct di Fusignano, che ha raccontato la sua esperienza.

«Per la tensione dormivo poco», ha detto Sacchi alla Gazzetta, mentre in una lunga intervista al Corriere della Sera va nel dettaglio, ricordando come dopo quell’ultima vittoria a Verona «non avevo provato nulla: nessuna soddisfazione, nessuna emozione. Lì capii che era arrivato il momento di chiudere».

Al Corriere Sacchi racconta che «lo stress è stato un compagno di vita» e confessa di essere andato da uno psicologo.

«La colpa – citiamo ancora l’intervista di Carlos Passerini – è della cultura della vittoria ad ogni costo, sbagliatissima. Il concetto del “se non vinci sei un fallito” è il peggior insegnamento che si possa dare a un ragazzo. L’errore, la sconfitta, fanno parte della vita. Perdi solo se non dai il massimo. E se non impari».

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