La Darsena di città, Saturno Carnoli e l’amico “Mudânda”

Un omaggio a “Nino” a un anno della scomparsa: «Il suo manifesto, per tutelare l’area Cmc»

Nino Carnoli Mazzesi Mudanda

Saturno “Nino” Carnoli (a destra) con Giuliano “Mudanda” Mazzesi

Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione Dis-ordine un intervento dedicato a Saturno “Nino” Carnoli, in occasione del primo anniversario della scomparsa dell’intellettuale e “agitatore culturale” ravennate avvenuta il 26 marzo 2020

«Le ultime notizie sulla destinazione dell’area della sede operativa della Cmc di Ravenna hanno riaperto l’annosa questione della Darsena e della sua destinazione. È stato e lo è tuttora un tema ricorrente nel dibattito della città, tenuto in vita da gruppi di cittadini protagonisti della politica locale e che ha visto la testimonianza di personalità forti dell’opinione pubblica ravennate come Saturno Carnoli, mai dimenticata voce critica e al contempo propositiva della città.
La Darsena è un luogo dal forte valore simbolico e storico, per decenni lasciato in uno stato di abbandono e degrado, che oggi deve essere ripensato come un’importante opportunità di sviluppo del centro città verso il mare. Uno sviluppo che non può essere disgiunto da quello culturale e urbanistico, da interpretare secondo i criteri della tutela propri dell’archeologia industriale, del recupero del verde urbano, della valorizzazione turistica, del piccolo commercio e dell’attività artigianale.
La stessa Sovrintendenza ai Beni Culturali avrebbe titolo ad esercitare il proprio compito di tutela e controllo sugli edifici storici di tutta l’area, come il corpo centrale dell’ex Cmc, elegante esempio di architettura razionalista, senza dimenticare gli altri volumi architettonici che ormai appartengono al paesaggio storico della Darsena, come l’antico magazzino della Montecatini.
Una corretta riqualificazione dell’area potrebbe anche diventare l’occasione per riconnettere il quartiere Gulli alla Darsena e risanare una frattura innaturale tra queste due aeree urbane, vissute come entità separate nonostante la loro contiguità.
Anche l’Amministrazione Comunale ha recentemente dimostrato un rinnovato interesse con un nuovo bando di progetti per attività e laboratori da promuovere nel quartiere a testimonianza dell’attualità del problema e della necessità di una sua concreta risoluzione.

Manifesto Cmc 1901 2021 Nino CarnoliSaturno Carnoli, che per la tutela del territorio e del patrimonio culturale della sua città ha speso la propria vita, fu anche un geniale illustratore nel campo della grafica politica degli anni Sessanta e Settanta. Tra queste sue opere ne campeggia una proprio sulla Cmc del tempo, una serigrafia del 1969 resa con bicromia rosso-arancione, che immortala il volto di un muratore. Chi scruta l’orizzonte con dignità ed equilibrio, è un personaggio ben conosciuto in città in quegli anni, Giuliano Mazzesi detto Mudânda, personalità trasversale, esperto di lirica, che con passione e dignità sapeva affrontare la durezza della vita entusiasmandosi sempre di fronte alla bellezza e alla nobiltà d’animo. Il manifesto può oggi essere interprete e logo dell’iniziativa che intende tutelare l’area Cmc, riadattato al contesto attuale, ma ben collegato al passato.

Saturno Carnoli, del quale ricorre l’anniversario della scomparsa, sarebbe felice di rivedere a distanza di cinquant’anni il proprio segno grafico, già espresso nella forma del ritratto all’amico Mudânda, il muratore che ha dato lavoro e intelligenza a difesa della cooperazione, ripreso nel presente per una causa che è stata uno dei suoi cavalli di battaglia più significativi: la città come spazio di vita, come tessuto urbano in continua rigenerazione, sempre al vaglio della conoscenza del territorio e della memoria storica».

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