Il progetto “Fianco a fianco” per sostenere ragazze e ragazzi arrivati in Italia come minori non accompagnati
Oltre l’80% dei minorenni non accompagnati che arriva nel nostro Paese ha un’età compresa fra i 16 e i 17 anni. Si tratta, quindi, di adolescenti che, anche dopo il raggiungimento della maggiore età, continuano ad avere bisogno di aiuto. Le reti di supporto professionale sono fondamentali, ma anche quelle informali possono essere di sostegno e complementari: attraverso la figura dei mentori, il progetto si propone di mobilitare la società civile affinché abbia un ruolo attivo nel facilitare i processi di integrazione di migranti e rifugiati.
Dopo i primi due anni di sperimentazione a Palermo, dove sono stati realizzati 50 abbinamenti (matching), “Fianco a fianco” arriva, nel 2021, anche a Ravenna, nell’ambito del programma Child Guarantee dell’Unione europea, di cui Unicef è responsabile per l’Italia, che ha l’obiettivo di garantire i diritti fondamentali a minori a rischio esclusione sociale.
Un mentore è un cittadino che, gratuitamente, sceglie di affiancare un giovane migrante (mentee), costruendo una relazione di fiducia e mettendo a disposizione le proprie risorse – sociali, relazionali, professionali. I mentori e i mentees saranno accompagnati dai facilitatori di Refugees Welcome Italia, cioè da attivisti che agevoleranno l’instaurarsi della relazione. Aver compiuto 25 anni, essere incensurati, avere un domicilio sul territorio e un’adeguata disponibilità di tempo sono i prerequisiti per diventare mentori; essere arrivati in Italia come minori stranieri non accompagnati, avere un’età compresa tra i 18 e 21 anni, oppure tra i 18 e i 25 se si è una giovane madre con bambino senza una rete familiare, sono quelli dei mentees. Per candidarsi, basta collegarsi al sito di Refugees Welcome Italia (https://refugees-welcome.it/fianco-a-fianco/)
Un supporto nella gestione delle questioni burocratiche, un aiuto nella ricerca del lavoro, una persona con cui semplicemente chiacchierare o fare una passeggiata sono le attività previste dal progetto, per un periodo che varierà in base ai tempi, alle necessità e alle risorse messe in campo dai singoli.
A Ravenna, in particolare, il progetto «Mentoring» costituisce un pezzo importante dell’Albo delle famiglie accoglienti, un’iniziativa del Comune che mira a coinvolgere la cittadinanza, in diverse forme, sul tema dell’accoglienza. L’Albo include famiglie affidatarie, persone che offrono il loro tempo per il supporto diurno a minori e adulti, tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati e anche le famiglie e gli individui dei progetti di «Refugees Welcome»: da chi accoglie nella propria casa, per sei mesi, un migrante a chi si offre, appunto, come mentore di un giovane migrante.