Caritas diocesana, report 2020: aiuti a 1.332 famiglie, raddoppiati i pacchi viveri

Il 45 percento degli assistiti è italiano, dato in aumento. Il 60 percento non ha un lavoro o un reddito che non supera i 300 euro

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I pacchi viveri distribuiti dalla Caritas di Ravenna nel 2020 sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. È il dato principale che emerge dal report annuale appena pubblicato e condiviso con le Istituzioni della città. È una netta inversione di tendenza dopo anni di calo nel numero di richieste di aiuto.

Il dato dei “passaggi” cioè dei pacchi viveri distribuiti è “esploso” nel 2020 anche per un cambio di modalità di distribuzione che si è reso necessario con la pandemia soprattutto nel centro d’ascolto di piazza Duomo: mentre prima si distribuiva un pacco per famiglia ogni settimana, ora uno per persona ogni 3/4 settimane. Circa 13mila i pacchi distribuiti tra tutti i centri d’ascolto e quasi 7mila in quello di piazza Duomo rispetto ai 2.867 registrati nel 2019. Il dato è quindi più che raddoppiato.

Sono state 4.682 le persone che hanno chiesto aiuto: il 45% sono italiani. In aumento sono i nuclei familiari che si sono rivolti al centro di ascolto di piazza Duomo: nel 2020, solo al cda di piazza Duomo si sono rivolte 3.734 persone, di cui 1087 minori, il 30,7 percento in più del 2019. Ma anche nelle Caritas parrocchiali si registra un incremento di richieste del 4,9 percento, con punte del 43 percento (da 115 a 162 nuclei) in più a Portomaggiore e del 70 percento (da 20 a 34 nuclei) a Marina di Ravenna.

Nel 2020 le famiglie che hanno chiesto aiuto alla Caritas sono state 1.332, di cui 603 italiane e 729 straniere, per un totale di 4.682 persone assistite, l’1,3% della popolazione nei quattro Comuni del territorio diocesano. In forte aumento gli italiani che oggi rappresentano il 45% degli utenti Caritas, con punte del 69% a Cervia, del 61% a San Pietro in Vincoli, del 59% a Mezzano. Le Caritas parrocchiali di San Simone e Giuda, San Biagio e Portomaggiore hanno percentuali invertite di italiani e stranieri (tra il 60 e il 70% di questi ultimi).

Il problema principale dichiarato è quello della mancanza di lavoro: più del 62% degli utenti non ha reddito o non supera i 300 euro al mese. In netto aumento anche i senza tetto che chiedono aiuto: nel 2020 ne sono stati registrati 39 tra Ravenna, Portomaggiore e Cervia, quasi il doppio di quelli registrati nel 2019. Sono aumentate in particolare le nuove povertà: 225 le famiglie che si sono rivolte alla Caritas per la prima volta al cda di piazza Duomo e sono prevalentemente ravennati.

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