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Il Rasi chiuso per lavori: diventerà una “multisala teatrale” con gradinata mobile

Investimento complessivo di 600mila euro. La riapertura prevista in febbraio

Rendering del progetto di ristrutturazione del teatro Rasi

Sono partiti lunedì 19 luglio i lavori di riqualificazione del teatro Rasi di Ravenna, il cui termine è previsto per l’inizio di febbraio, con gli spettacoli che verranno dirottati tra Alighieri, Almagià e Socjale di Piangipane.

Il progetto prevede la sostituzione delle poltrone con una gradinata telescopica mobile che permetterà usi inediti e la possibilità di sconfinamento dello spazio scenico a tutta la platea. La gradinata creerà inoltre una nuova piccola sala prove o per spettacoli, nell’area che oggi è sotto la galleria, con quest’ultima che potrebbe diventare a sua volta una piccola sala separata. Una sorta di multisala teatrale con interventi anche in grado di ottimizzare l’aspetto acustico.

Il progetto, frutto della collaborazione tra Comune e Ravenna Teatro (soggetto gestore del Rasi, tramite convenzione con l’Amministrazione), è firmato dall’architetto Carlo Carbone, autorevole protagonista di diverse altre ristrutturazioni nel settore.

Il cantiere all’ainterno del teatro Rasi

Si tratta di un investimento di 400mila euro – metà erogati dalla Regione e metà dal Comune, proprietario del teatro – appaltato alla Cooperativa Muratori e Cementisti Faenza (con il coinvolgimento anche di Adriatica Ponteggi, Iged, Innova e Tesco). Un progetto che si completa con un intervento di rinforzo e consolidamento del solaio di copertura, da 200mila euro finanziati dal Comune.

Affinché le poltrone dismesse non rimanessero inutilizzate o venissero buttate, l’Amministrazione comunale ha aperto una manifestazione di interesse per metterle a disposizione di associazioni di volontariato, alla quale ha aderito la sezione di Ravenna della Croce Rossa Italiana.