Ceroni sul via libera alle somministrazioni per la fascia 5-11 anni: «Ora i figli contagiano i genitori. Sul farmaco aspetto gli studi»
«Non mi sento di dargli torto – commenta Ugo Ceroni, noto pediatra di Ravenna, nel consiglio dell’ordine dei medici della provincia -. Dal punto di vista del rischio della malattia quello che ha dichiarato è giusto e sarà complicato anche rispondere ai genitori che già ci chiedono perché dovrebbero vaccinare i propri figli sani per tutelare i 60enni che ancora non lo hanno fatto. Ma dal punto di vista generale della prevenzione, sicuramente vaccinare i bambini è una decisione giusta, visto che si stanno dimostrando veicoli del virus, molto più che in passato. Ora sono anche loro che lo attaccano ai genitori e non solo il contrario come capitava nei primi tempi».
Ceroni infatti sottolinea – foto di microscopia elettronica alla mano – come il virus sia cambiato nel tempo e ora riesca con più facilità a raggiungere anche i bambini, nonostante i pochi recettori dei più piccoli, rispetto agli adulti. «Questa accresciuta contagiosità chiaramente spaventa la comunità scientifica.
Al momento abbiamo un caso di positività pediatrica ogni 4-5: i bambini sono molto più contagiosi rispetto a un anno e mezzo fa e il timore è che l’ondata pediatrica possa provocare gravi danni tra la popolazione non vaccinata. Ecco che vaccinare i bambini delle elementari sarebbe un modo per togliere spazio al virus».
Ma cosa ne pensano i pediatri del vaccino che verrà somministrato ai bambini? «Dai primi dati sembra efficace, più che negli adulti, come prevedibile. E sicuro. Ma come successo anche per la fascia 12-18 anni, prima di dare un parere ai pazienti credo sia giusto analizzare gli studi, che ancora non sono stati pubblicati. Vogliamo vedere il numero e il tipo degli effetti collaterali, che mi aspetto comunque siano pochissimi, anche perché i bambini rispondono decisamente bene ai vaccini. Poi potremo esporci e consigliare il vaccino alle famiglie, come ho fatto personalmente nella fascia di età 12-18. Proprio l’altro giorno ho cercato di convincere, spiegandogli i rischi e i benefici, un ragazzino che si è presentato nel mio studio con molti dubbi perché i genitori erano divisi sul tema. Ho saputo che nei prossimi giorni andrà a vaccinarsi».