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Celebrato il cinquantennale del premio Guidarello per il giornalismo

Fra i premiati Maria Latellla, Franco Fubini, il ravennate Carlo Raggi e “ad honorem” il generale dei Carabinieri Teo Luzi. Le FOTO dell’evento

Foto di gruppo dei premiati e dei membri della giuria del Guidarello 2021 (foto di Massimo Argnani)

Celebrata al Teatro Alighieri di Ravenna la cinquantesima edizione del Premio Guidarello per i giornalismo, fondato a inizio anni ’70 da Walter Della Monica e Sergio Zavoli e a fine anni ’80 entrato sotto l’egida di Confindustria, rilanciato quindi sul piano nazionale nel nuovo millennio con la presidenza della giuria affidata a Bruno Vespa e per i riconoscimenti sul piano locale al professore dell’Alma Mater di Bologna, Roberto Balzani.

Fra i riconoscimenti assegnati per questa speciale edizione del premio ravennate, quello alla giornalista televisiva di SkyTG24 Maria Latella, al vicedirettore del “Corriere della Sera” Federico Fubini, al cronista ravennate Carlo Raggi e, premiato ad honorem come rappresentante dei Carabiniere, il generale dell’Arma Teo Luzi.

Ecco un estratto dal saluto introduttivo del presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli.
«Quelli del Guidarello sono cinquant’anni portati bene: in questo tempo il premio è cambiato, è cresciuto, si è evoluto, come è logico e naturale che sia. Ma lo ha fatto senza mai tradire le sue origini.
Sono soprattutto due le radici che ci ricollegano, oggi, al pomeriggio del 26 febbraio 1972, quando nella sala consiliare di Palazzo Merlato furono premiati i giornalisti Marco Goldoni e Hans Metzler, per quella prima edizione del 1971. Quelle due radici, forti e salde, sono la Romagna e il turismo – che qui in Romagna è nato nella sua accezione moderna.
E proprio per recuperare queste radici, dal 2010 è stata introdotta la sezione turismo, che premia voci illustri di questa leva fondamentale dell’economia del Paese e della Romagna.

Gli ingredienti dell’entusiasmo e dell’energia di cinquant’anni fa sono intatti: cultura, arte, bellezza, creatività, dinamismo intellettuale, voglia di riscossa, di tornare a crescere.
Sono le risorse che stiamo convogliando, tutti insieme, nei nuovi progetti che possono davvero far fare alla nostra Romagna quel salto di qualità che merita, e che è nelle sue gambe, per affermarsi tra le aree più avanzate d’Europa.
Siamo a Ravenna, città che ha tutte le carte in regola per diventare la capitale della transizione energetica.
siamo convinti che il territorio abbia un potenziale da vero protagonista nello sviluppo sostenibile, dal punto di vista ambientale ed economico.

Maria Latella
Federico Fubini
Carlo Raggi
Teo Luzi

Questa sera ricorderemo un collega e mecenate – come è stato più volte definito in questi giorni – che nella sua persona incarnava proprio cultura, turismo e industria, e ha avuto l’intuizione di portare il premio su questo palco: Paolo Passanti, presidente dell’associazione prima e di Federturismo poi, che nel 1986 ha preso in mano il premio per rilanciarlo, rispondendo alle sollecitazioni del suo ideatore, Walter Della Monica.
E’ grazie a loro due se questa sera siamo qui, e ad entrambi va la nostra più sincera gratitudine.
Con il tempo il Guidarello si è intrecciato inevitabilmente alla cronaca – coerentemente con il mestiere nobile e antico che rappresenta – ed è stato uno specchio dei tempi e del loro cambiamento.

Per questo, abbiamo voluto dedicare il premio ad honorem all’Arma dei Carabinieri che, insieme a tante altre istituzioni, ha aiutato il Paese in questi ultimi venti mesi a fronteggiare la pandemia, con presenza sui territori, umanità e spirito di servizio.
Parallelamente, è proseguito il contrasto alle minacce criminali, anche alla luce dei nuovi fronti di rischio aperti proprio da virus: attacchi cibernetici e problemi di ordine pubblico.
E sulla stessa logica, stasera ascolteremo giornalisti che questo periodo buio lo hanno raccontato sulla carta stampata, in radio e in tv: sono stati una bussola che ci ha aiutato ad orientarci nella confusione di quel periodo».