In collaborazione con il Comune, l’azienda agroalimentare ha sostenuto e sviluppato il progetto promosso dalla Regione
Guidato da un agronomo professionista, il team di Bunge in Italia ha identificato le specie più appropriate per le aree pertinenti in modo da garantire l’adeguata distribuzione e la giusta assistenza agli alberi piantati.
«Il nostro impegno per la città di Ravenna si estende oltre il lavoro che svolgiamo ogni giorno nei nostri stabilimenti di Porto Corsini – afferma Saverio Panico, direttore commerciale di Bunge in Italia –. Questa iniziativa fa parte del nostro continuo impegno a sostenere l’ambiente nella regione e ad agire come partner della città e dei pianificatori regionali nello svolgere queste attività di sostenibilità».
Soddisfatto l’assessore alla Riforestazione Igor Gallonetto: «L’augurio è quello di potere continuare su questa strada di collaborazione, con partner attenti a queste tematiche, come Bunge; nell’impegno comune di contrastare anche con queste iniziative, i drammatici cambiamenti climatici, cui la messa a dimora di migliaia di alberi, è via da perseguire in un necessario connubio tra pubblico e privato».
In Italia, Bunge tratta semi oleosi per la preparazione di farine proteiche per l’alimentazione animale, in più gestisce una raffineria per l’imbottigliamento di oli vegetali, biodiesel e glicerina, un ingrediente chiave utilizzato nei prodotti farmaceutici. L’azienda è leader in Europa nel fornire materie prime per la produzione di mangimi per gli animali a migliaia di agricoltori e olio imbottigliato ad alcune delle principali aziende del settore alimentare. Nel 2018, in occasione del suo bicentenario, Bunge ha inaugurato il nuovo impianto di triturazione della soia a Porto Corsini, migliorandone la produzione, l’efficienza operativa e ambientale così come la qualità dei prodotti.
A novembre l’azienda era finita nel mirino di un blitz di Greenpeace.