Fa ancora discutere il caso della 18enne ubriaca: sabato una manifestazione
Così le associazioni femministe, e non solo, che organizzano una manifestazione (invitando tutti a indossare qualcosa di rosso) contro la sentenza della scorsa settimana, con cui il tribunale ha assolto due ragazzi accusati di aver uno violentato e l’altro filmato una 18enne ubriaca, a Ravenna.
«Ancora una volta – si legge nella nota inviata alla stampa dai promotori – la giustizia non crede alle donne che denunciano la violenza subita, definendola un fatto che non “costituisce reato”. Le azioni degli uomini che commettono violenza vengono giustificate per un retaggio patriarcale radicato nella nostra società che responsabilizza le donne per le violenze che hanno subito. Nessuna attenuante può giustificare rapporti sessuali, in cui le parti non esprimono consapevolmente la propria volontà».
«Vogliamo – continuano gli organizzatori della manifestazione – che sia rispettata la Convenzione di Istanbul, che sia ascoltata la giurisprudenza decennale della Cassazione per le quali lo stupro sussiste anche se la vittima non si oppone apertamente e che ha sancito che un rapporto sessuale senza consenso esplicito è stupro. Questa sentenza del tribunale di Ravenna è una ulteriore violenza inflitta alle donne e le scoraggia a denunciare per paura di non essere credute e di subire una vittimizzazione secondaria».
La manifestazione è organizzata da Casa delle donne, Linea Rosa, SOS donna, Demetra donne in aiuto, Coordinamento dei Centri Antiviolena dell’Emilia Romagna, Udi Ravenna, Donne in nero Ravenna, Femminile Maschile Plurale, Associazione dalla parte dei minori, Non una di meno Ravenna, Rete delle donne della CGIL, Una panchina per Elisa.