Riapre dopo lunghi lavori di restauro la chiesa del Suffragio

Inaugurata dal parroco don Pierre Cabantous. Al suo interno un Cristo ligneo e un organo Callido

Riapre dopo quasi dieci anni di restauro la chiesa di via Mazzini a Cervia, detta del Suffragio, costruita nel 1717.

Un luogo piccolo e raccolto, dove entrano non più di 60 persone, con alcuni arredi importanti, come il crocifisso ligneo risalente al 1300 – che secondo la leggenda arrivò via mare durante una notte tempestosa e posto a protezione dei pescatori – e un organo veneziano costruito da Gaetano Callido nel XVIII secolo.

Da oggi, lunedì 21 febbraio, sarà celebrata regolarmente la messa, tutti i giorni alle 18.

Oltre alle suore della carità (che hanno sempre frequentato la chiesa), tra le autorità presenti all’inaugurazione, il sindaco di Cervia, Massimo Medri, e l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni.

Don Pierre Laurent Cabantous, il parroco della Concattedrale di Cervia, ha raccontato cosa significa questa riapertura per la diocesi e per la città, senza nascondere l’importanza che questo luogo ha per i cervesi.

«Sono veramente tante le persone, le imprese artigiane e i professionisti, a cui esprimere profonda gratitudine – ha spiegato don Pierre – per essere, finalmente, giunti a questo giorno. Intraprendere un’opera di restauro comporta affrontare non solo notevoli spese, ma un ginepraio di norme, decreti, vincoli».

Poi Don Cabantous ha espresso pubblicamente la sua gratitudine per l’iniziativa denominata “Operazione mattone”. L’immagine della facciata del Suffragio è stata infatti virtualmente divisa in tanti piccoli mattoni dal valore di 50 euro, messi in vendita per finanziare il restauro. Hanno aderito le associazioni e i movimenti cattolici, ma anche i centri culturali e ricreativi laici, associazioni di categoria e semplici cittadini.

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