Leggendari i suoi scatti musicali. Avrebbe dovuto partecipare questa estate anche al Ravenna Festival

Cordoglio a Ravenna e nel mondo della fotografia per la morte di Roberto Masotti, grande fotografo nato nella città bizantina nel 1947 e poi trasferitosi a Milano (dopo gli studi a Firenze) per proseguire il suo lavoro ad altissimo livello.

Il fratello Franco – co-direttore artistico del Ravenna Festival – lo ricorda sui social, così come il Ravenna Jazz, che «gli dedica con tutto il cuore questa sua edizione 2022, alla quale Roberto avrebbe dovuto partecipare in veste di docente di un seminario di fotografia jazz».

Masotti era atteso anche al Ravenna Festival, il 1° luglio, quando avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro, in uscita a fine maggio, su Franco Battiato (nell’immagine qui a fianco quella che lo stesso Masotti ha definito la sua foto preferita del volume).

Tra i più noti fotografi “musicali” attivi nella scena internazionale, negli anni Masotti ha immortalato grandi artisti, con alcuni dei quali ha instaurato anche un rapporto di amicizia, come nel caso di Keith Jarrett, immortalato per la prima volta nel 1969 a Bologna.

Con la moglie Silvia Lelli è stato anche fotografo ufficiale della Scala di Milano e proprio ai due artisti Ravenna ha dedicato un’apprezzata mostra nel 2017, al Mar, “Lelli e Masotti – Musiche” (a questo link la recensione scritta all’epoca dalla nostra Serena Simoni).