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Gli sbandieratori di Faenza al Mondiale: «Grande spirito di unità dei rioni»

Comune e comitato per il Niballo entusiasti per la partecipazione alla cerimonia di apertura a Doha

L’Amministrazione comunale e il Comitato per il Niballo salutano con «grande soddisfazione» la partecipazione degli sbandieratori del palio di Faenza (campioni italiani in carica) alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio in corso in Qatar.

«Si tratta di un’opportunità che è stata proposta molti mesi fa ad uno dei Rioni di Faenza dall’agenzia incaricata dell’organizzazione della cerimonia di apertura – rivelano dal Comune – e il Rione contattato, visto il grande prestigio della manifestazione, ha ritenuto di estenderla agli altri quattro Rioni per far sì che sul palcoscenico mondiale potesse essere rappresentata tutta la città e tutti gli sbandieratori faentini: purtroppo queste tipologie di contratti sono caratterizzati da una grande rigidità in termini di riservatezza e pertanto anche l’Amministrazione comunale ha saputo di questa illustre partecipazione solo pochi giorni prima della partenza. Ciò spiega perché i canali ufficiali del Niballo Palio di Faenza, pur avendo fatto il possibile per dare visibilità e informazione in merito alla trasferta degli sbandieratori, non hanno potuto fornire la comunicazione completa in merito a questa partecipazione fino all’ultimo momento».

Questi i nomi dei 19 faentini presenti a Doha: Bertoni Marco, Bettoli Nicolò, Bucci Denis, Ceroni Rodrigo, Corvino Luca Giuseppe, D’Eusanio Luca, Emiliani Enrico, Emiliani Paolo, Fabbri Nuccitelli Michele, Ghinassi Luca, Gorini Francesco, Lionetti Davide, Lionetti Simone, Mainetti Gian Luca, Mazzotti Mirco, Rampino Raffaele Junior, Rossi Filippo, Rossi Massimiliano, Villa Roberto.

L’amministrazione «desidera congratularsi con la delegazione partecipante ed esprimere la propria grande soddisfazione per la visibilità mondiale data alla manifestazione del Niballo Palio di Faenza e alla città. Desidera anche, in particolare, sottolineare il sincero compiacimento per lo spirito di unità e professionalità che ha legato fra loro i Rioni in questa avventura fuori dai confini nazionali, dimostrando la capacità dei Rioni, storicamente e giustamente contrapposti tra loro nel periodo delle manifestazioni del Niballo, di essere uniti e coesi quando è in gioco l’immagine e il prestigio della città di Faenza».