X

I vertici delle principali religioni monoteiste firmano contro il cibo in provetta

Il vescovo, il rabbino capo e il cofondatore del Centro di Cultura e di Studi Islamici tra i duemila sostenitori in provincia di Ravenna per la petizione di Coldiretti

Sono oltre duemila le firme raccolte da Coldiretti in provincia di Ravenna per la petizione contro il cibo sintetico. In totale 200mila sottoscrizioni su tutto il territorio nazionale, delle quali oltre 20mila in Emilia Romagna. Tra i firmatari sul territorio locale, oltre al prefetto Castrese De Rosa e alla quest’ora Giuseppina Stellino e all’assessore comunale Giacomo Costantini, anche il vescovo Lorenzo Ghizzoni, il rabbino capo della comunità ebraica Beniamino Goldstein e il cofondatore del Centro di Cultura e di Studi Islamici della Romagna Mustapha Toumi. I tre sono stati protagonisti, ieri sera 24 novembre, di un confronto sul significato spirituale, culturale e sociale del cibo nelle tre tradizioni religiose.

«L’obiettivo della petizione – come ribadito dal presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte a conclusione del convegno “La sacralità del cibo, tre tradizioni in dialogo” – è fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy promuovendo una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’ fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti, questi, che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech, principali finanziatori dell’alimentazione sintetica».

La petizione può essere sottoscritta in tutti gli uffici Coldiretti della provincia, al Mercato Coperto di Campagna Amica, in via Canalazzo 59 a Ravenna, ma anche alla Giornata Provinciale del Ringraziamento che quest’anno Coldiretti Ravenna organizza a Solarolo, presso la chiesa Arcipretale di piazza Gonzaga, domenica prossima, 27 novembre con l’obiettivo di sensibilizzare le comunità locali alla tutela della buona agricoltura, oggi minacciata dalle agromafie e dagli interessi economici mondiali.

Il programma della Giornata del Ringraziamento ravennate prevede la santa messa alle ore 11.15 officiata dal Vescovo della Diocesi di Faenza, Monsignor Mario Toso, cui seguirà, come da consuetudine, la benedizione dei prodotti della terra offerti dalle Sezioni locali della Coldiretti e delle macchine agricole, come segno di buono auspicio per la nuova annata agraria.