Parte in provincia di Ravenna un nuovo progetto dell’Ausl per aiutare i pazienti malati di cancro a non perdersi nei percorsi di cura che comprendono esami diversi e molteplici specialisti. L’iniziativa si chiama “Arianna” e sarà attiva dal 19 dicembre. Dopo un periodo di sperimentazione e verifica degli obiettivi, il percorso potrà essere esteso ad altri ambiti della Romagna.
L’obiettivo e quello di costruire un percorso diretto di accesso alle cure dei pazienti con nuova diagnosi di neoplasia, che parte dal medico di medicina generale. Tramite una apposita mail, infatti, il medico di medicina generale segnalerà la sospetta neoplasia del paziente all’unità operativa di Oncologia. Entro 48 ore la persona verrà contattata, presa in carico e sarà informato il medico di base su tutto il percorso clinico che il cittadino dovrà intraprendere.
Gli obiettivi principali sono la sicurezza della presa incarico, la riduzione dell’accesso al pronto soccorso (circa il 20 percento dei pazienti con nuova diagnosi di neoplasia transita al Ps, la maggioranza senza codici di urgenza) e una maggiore efficienza del percorso diagnostico terapeutico.
Il progetto “Arianna” è un esempio di integrazione tra ospedale e territorio. Ideato da Stefano Tamberi, direttore di Oncologia a Ravenna, è stato condiviso con Francesca Bravi, direttrice sanitaria dell’AuslRomagna, con Roberta Mazzoni, direttrice del distretto di Ravenna, con Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei Medici, e diffuso ai nuclei di cure primarie, grazie a Mauro Marabini, direttore del dipartimento cure primarie e medicina di comunità.
Il nome del progetto rimanda alla principessa di Creta che aiutò l’eroe Teseo a orientarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro. Qui il mostro da sconfiggere è il cancro.