In occasione della giornata della psicologia, il presidente dell’ordine in Emilia Romagna sottolinea che un trattamento costa mille euro ma consente risparmiare il quintuplo di costi sociali
Ansia e depressione sono i disturbi mentali più diffusi nel nostro Paese e influiscono negativamente sulla capacità degli individui di essere sereni e di sviluppare appieno le proprie risorse. Non solo: i disturbi mentali comportano spese dirette per diagnosi e trattamenti, ma anche costi indiretti legati alla perdita di reddito e riduzione della produttività. «Investire in psicologia, non solo attraverso interventi di cura ma anche tramite progetti di prevenzione, significa non solo promuovere il benessere degli individui, ma anche risparmiare in termini di costi a carico dell’intera collettività – prosegue Raimondi – Il trattamento psicologico costa, in media, mille euro, ma fa risparmiare 4.800 euro nel complesso dei costi sociali associati. Fondamentale, in questo contesto, è anche l’integrazione sociosanitaria».
Secondo i dati rilevati dal progetto “Vivere Meglio” di Enpap – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi, i disturbi più frequenti sono disturbi dell’umore, disturbi dell’adattamento e disturbi d’ansia. Fra le persone in cui è stata riscontrata una necessità di intervento di media intensità ci sono, in particolare, donne fra i 20 e i 29 anni. Il genere femminile, la giovane età, l’aver ottenuto un titolo di istruzione superiore ma non un titolo universitario, il non essere coniugati, il non essere nati in Italia e la disoccupazione si associano a maggiori vulnerabilità allo sviluppo di sintomi particolarmente gravi. «E’ importante intervenire al più presto – conclude Raimondi – soprattutto in questa fascia di età, per garantire a tutti salute psicologica».