Il quarto sbarco fa tornare d’attualità anche a Ravenna il problema dei migranti. A fare il punto è l’assessora comunale con delega all’Immigrazione, Federica Moschini, che il 25 settembre era presente al Terminal Crociere di Porto Corsini. Inevitabile iniziare dalla discussione che sta tenendo banco in questi giorni: la cauzione di circa 5mila euro per i richiedenti asilo provenienti da Paesi “sicuri” che non vogliono attendere la risposta in stato di detenzione, come sancito dal decreto del ministero dell’Interno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Assessora, cosa ne pensa?
«Mi sento prima di tutto di fare un passo indietro: tutti quelli che arrivano da un lungo e pericoloso viaggio, mettendo a repentaglio la loro vita e quella dei loro cari, non lo fanno certo a cuor leggero. Non è una strada semplice. Mi è capitato in questi ultimi mesi di incontrare tanti minori non accompagnati e, purtroppo, gran parte di loro avrà traumi per tutta la vita. Detto questo, io la penso come Pierfrancesco Majorino…».
Può spiegarsi meglio?
«Si tratta dell’ennesima tappa di un governo inadeguato che si comporta da scafista. A prescindere da dove arriva, il migrante arriva spesso con nulla in tasca, neppure i documenti, figurarsi 5mila euro. La problematica dei migranti è certamente difficile perché qualsiasi decisione va incontro a tante incognite, ma abbiamo l’obbligo di accoglierli, sono esseri umani».
Qual è la sua opinione sui tagli operati alle cooperative che se ne occupano?
«Sono uno sbaglio perché chi sta nei Cas o nei Centri per minori ha bisogno di imparare la lingua, di studiare, di imparare un lavoro per sperare dia vere un futuro. Altrimenti inevitabile è l’effetto boomerang: vivere sempre ai margini e restare dunque a carico dei servizi sociali. Noi, fra l’altro, ne abbiamo bisogno per coprire molti posti di lavoro».
Parlando di numeri, qual è la situazione migranti a Ravenna attualmente?
«I dati aggiornati al 7 settembre scorso indicano 90 posti occupati su un totale di 119 nel Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) ordinario, mentre tutti gli 83 posti dei Sai per minori stranieri non accompagnati risultano occupati. Gran parte di loro sono a Villa Nina, ormai ribattezzata Villa “Viking”, visto che accoglie i minori arrivati con i primi due sbarchi della Ocean Viking. In pratica siamo quasi al completo ed è questo il motivo per cui il Prefetto è andato alla ricerca di nuovi posti a Brisighella per accogliere i nuovi arrivati».
E non è da escludersi che presto ci siano nuovi sbarchi. Quali problemi per la città?
«Oltre alla necessità di nuovi spazi, c’è poi da considerare che presto sarà smantellato il Terminal Crociere di Porto Corsini per i lavori di riqualificazione e che quindi non potrà essere più utilizzato. Per lo sbarco di piccoli gruppi, come capitato lunedì 25 settembre, si sta valutando l’opzione palestra di Porto Corsini, mentre nel caso di gruppi più numerosi è stato individuato il Circolo dei Canottieri del bacino della Standiana».
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Nel dettaglio: una cifra per spese di alloggio ed eventuale rimpatrio
Sulla Gazzetta Ufficiale di giovedì 21 settembre è stato pubblicato il testo di un decreto del ministero dell’Interno che introduce la possibilità per alcune persone migranti arrivate in Italia di versare una “garanzia finanziaria” allo Stato, per evitare di attendere la risposta alla loro richiesta d’asilo in centri di detenzione amministrativa e rimanere così in libertà.
Più nello specifico, la nuova misura prevede che i migranti provenienti da paesi che il ministero dell’Interno considera “sicuri” (e che quindi è probabile che non otterranno la protezione internazionale richiesta) possano depositare una sorta di cauzione di 4.938 euro. Il decreto, immediatamente operativo, è stato molto criticato dalle opposizioni e non solo.
La cifra, ha spiegato il ministero dell’Interno, è stata calcolata stimando le spese di alloggio per un mese, le spese quotidiane e le spese per il volo di rimpatrio, in caso di esito negativo della richiesta.